La Regione non può chiedere di bloccare le esecuzioni immobiliari dopo la condanna della Corte dei conti sul casinò perché aprirebbe un conflitto d'interessi: "La Giunta regionale ha dato mandato ad un legale per l'esecuzione della sentenza della Corte dei conti, - spiega in Consiglio regionale il presidente regionale Erik Lavevaz - eventuali disposizioni che la Giunta andasse ad impartire all'avvocatura, o meglio, al suddetto legale, andrebbero in conflitto col mandato che è stato conferito al legale stesso".
Con un question time era stato il consigliere di opposizione del gruppo misto Mauro Baccega, eletto in Pour l'Autonomie e oggi in Forza Italia, a chiedere la "sospensione delle procedure di esecuzione immobiliare nei confronti degli amministratori regionali coinvolti" così come "era stata prospettata a suo tempo.
Lo scorso 30 luglio la sezione giurisdizionale centrale d'appello della Corte dei conti aveva condannato 18 tra consiglieri ed ex consiglieri valdostani a risarcire alla Regione sedici milioni di euro per i trasferimenti ritenuti illeciti alla Casino de la Vallée spa di Saint-Vincent avvenuti tra il 2012 e il 2015. Baccega è uno dei 18 condannati. Il Consiglio Valle aveva deciso a maggioranza di ricorrere alla Corte costituzionale "per conflitto di attribuzione"; alcuni dei consiglieri hanno fatto ricorso per Cassazione.
Nell'attesa delle pronunce della Consulta e della Cassazione: "L'ordinamento prevede anche che la sospensione su istanza del creditore possa essere eseguita - aggiunge Lavevaz - e questa opzione sarà ovviamente presa in considerazione ma dal legale incaricato nel momento in cui, tenendo conto dei tempi della procedura esecutiva e dei tempi per i ricorsi pendenti davanti alla Corte di cassazione e della Corte costituzionale, dovessero profilarsi conseguenze irreversibili legate alla vendita degli immobili e possano esporre l'amministrazione a responsabilità e qualora si configurino esigenze legate al perseguimento dell'interesse pubblico".





