CRONACA - 27 gennaio 2022, 19:45

Arresto in carcere per l'avvocatessa Bagalà

Da questo pomeriggio detenuta nel carcere di Torino dopo che Corte di cassazione ha respinto il suo ricorso contro la pronuncia del Riesame di Catanzaro che aveva accolto la richiesta della procura distrettuale antimafia, che chiedeva la custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta Alibante.

Maria Rita Bagalà

Maria Rita Bagalà

Arresto in carcere per l'avvocata aostana Maria Rita Bagalà, 52 anni, indagata nell'ambito dell'inchiesta 'Alibante' della Dda di Catanzaro.

Già il Riesame aveva respinto il ricorso per la remissione in libertà presentato dal legale della signora Bagalà.

L'inchiesta 'Alibante' è relativa a una serie di presunti reati compiuti con l’avallo della cosca di 'ndrangheta Bagalà, di Nocera Terinese. Nel procedimento sono indagate in stato di libertà altre 20 persone; sono invece 17 gli arrestati (sette in carcere e dieci ai domiciliari), mentre altre due persone hanno misure restrittive minori.

Tutti gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta.

Per l'accusa, Maria Rita Bagalà, sotto la regia del padre Carmelo Bagalà considerato il capo del clan, "partecipava alla cosca", garantendo "l'amministrazione dei diversi affari illeciti" scrive il gip di Catanzaro, Matteo Ferrante, nell'ordinanza di custodia cautelare sottolineando che l'avvocata, oltre a essere la "mente legale del clan", curava gli interessi economici e finanziari del sodalizio.

In base all'ordinanza, la donna aveva assunto anche il ruolo di prestanome della società Calabria Turismo srl ed era l'intestataria dei beni patrimoniali e delle quote societarie della consorteria "costituenti il provento illecito della varie attività delittuose del clan". L'avvocatessa aostana si proclama estranea ai fatti e respinge tutte le accuse.

red.cro/p.g.

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