E’ stato effettuato un sondaggio tra i circa 1000 gli artigiani iscritti alla Foire de Saint’Ours che avrebbe dovuto svolgersi il 30 e 31 gennaio, ma che causa covid è stata rinviata. Quasi tutti gli artigiani si sono detti d’accordo al rinvio della Fiera.
Si è detto favorevole al rinvio circa l’80 per cento degli iscritti , di cui la maggioranza appartiene al settore tradizionale (circa 650). Anche l’85 per cento circa degli iscritti all’Atelier des Métiers (69) si è detto favorevole al rinvio. Analoga consultazione è tutt’ora in corso presso le imprese del settore enogastronomico e i riscontri finora pervenuti sono positivi.
Considerato che per il secondo anno consecutivo la pandemia ha impedito lo svolgimento della millenaria in presenza degli artigiani e dei visitatori, comportando un grave danno non solo al settore dell’artigianato valdostano di tradizione ma in generale al sistema economico-produttivo e socio-culturale della Valle d’Aosta, la Giunta ha deciso di posticipare la manifestazione a data da definirsi, in un periodo compreso tra metà marzo e metà aprile, laddove le condizioni sanitarie e normative lo consentano.
E martedì dovrebbe essere decisa la nuova data; presumibilmente nel mese di aprile. Forse in concomitanza del 25 aprile. Ancora poche ore è si saprà tutto. Comunque sia, covid permettendo, se si farà la Foire de Saint Ours sarà anche il primo Festival de Printemp.
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La Foire è’ la festa più attesa dell’anno in Valle d’Aosta, la Fiera di Sant’Orso mescola orgoglio, senso di appartenenza e forte legame con il territorio. Come ogni anno, la celebrazione dell’artigianato più antica di tutta la regione si prepara ad animare le vie di Aosta e di Donnas: è la 1019° edizione, la Foire de Saint-Ours ed è un modo per toccare con mano il legame profondo tra la Valle d’Aosta e le sue persone che, in questa occasione così speciale, raccontano la loro arte attraverso le personali storie di famiglia e i segreti più reconditi dei loro mestieri.