Le nuove normative antiCovid e le difficoltà della gestione sanitaria valdostana, il difficile rientro a scuola, piano rifiuti, telecabina Pila-Couis, osservatorio antimafia, elezione Presidente della Repubblica e la nomina del grande elettore regionale, sono i temi all’ordine dle giorno dell’assemblea di Area Democratica che si è riunita venerdì scorso.
“L'emergenza sanitaria – si legge in una nota a firma del coordinatore Raimondo Donzel, in assenza dell'altro coordinatore Gianni Champion - è gestita in modo incerto e confusionario dall'attuale maggioranza regionale come evidenziato dalle iniziative presentate dalle consigliere di PCP Erika Guichardaz e Chiara Minelli, durante la discussione del bilancio e dal susseguirsi di comunicati stampa e notizie apparsi sui giornali di queste ultime settimane, fra le priorità dell'azione politica e culturale della nostra associazione si è affermata la volontà di lavorare per presentare una proposta di legge che preveda l'elezione diretta del Presidente della Regione e nuove regole per garantire la parità di genere nelle liste e nelle istituzioni”.
Temi comparsi anche in una nota del Partito Democratico, ma “si legge ancora nella nota - non avvallata da nessun organismo visto che segreteria, direzione e assemblea ad oggi non ci risultano né convocate, né nominate o elette”.
Per Area Democratica “il Pd è sempre più simile al solito comitato elettorale, che lo ha portato ad un Commissariamento e che lo tiene lontano dalle forze progressiste che lo hanno aiutato a tornare in Consiglio regionale e che resta appiattito sulle posizioni autonomiste”.
L’attuale gestione del Pd VdA “conferma tutte le ragioni dell'allontanamento di Area Democratica Gauche Autonomiste dal Partito Democratico, e ci chiediamo come possa contribuire alla riforma elettorale un partito del tutto privo di regolari organismi dirigenti”.





