Come consuetudine, salutiamo l'anno che si chiude con la pubblicazione del tradizionale messaggio del Presidente della Repubblica che rappresenta l'unità del Paese, bene prezioso che tutti dobbiamo avere a cuore.
Come consuetudine, salutiamo l'anno che si chiude con la pubblicazione del messaggio del Presidente della Consiglio Valle che è la massima istituzione democratica della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Come consuetudine, salutiamo l'anno che si chiude con la pubblicazione del tradizionale messaggio del Presidente della Regione che rappresenta il Popolo Valdostano.
I tre messaggi mettono in evidenza emergenze e opportunità richiamando i valori fondanti della nostra convivenza civile. In tutti e tre i messaggi ho colto la comune volontà di Fare Comunità in un momento che segna un punto di svolta dopo lo scoppio della pandemia.
Una pandemia che nella nostra Petite Patrie ha generato tanti, troppi, morti. Una pandemia che ha gettato nel dolore e nella disperazione famiglie, imprenditori e aziende.
Voglio illudermi che i messaggi di Alberto Bertin e ed Erik Lavevaz non siano stati ispirati dalla retorica dei buoni sentimenti perché vi sono tanti problemi e bisogna pensare alla ripartenza in sicurezza perché la sicurezza è una condizione essenziale per un’esistenza serena ben sapendo che la vera sicurezza si realizza preservando e garantendo i valori positivi della convivenza.
“Le pandemie non muoiono, si eclissano. E questo è ciò che probabilmente succederà al Covid-19 nel 2022”. Così inizia l’articolo di Edward Carr, vice direttore dell’Economist, nel supplemento The World Ahead, che prevede come cambierà il mondo nel 2022.
“Vero, ci saranno delle impennate locali e stagionali, specialmente nei paesi che arrancano con le vaccinazioni. Gli epidemiologici dovranno anche tenere d’occhio le nuove varianti che potranno vanificare l’immunità fornitaci dal vaccino. Ciò nonostante, nei prossimi anni, mano a mano che il Covid diventerà una malattia endemica come l’influenza o il raffreddore, la vita in gran parte del mondo probabilmente tornerà alla normalità, o almeno alla normalità post-pandemica”.
Ma la nostra pandemia, la pandemia di chez nous, risiede nella politica troppo autoreferenziale, poco attenta alle necessità della Petite Patrie, troppo litigiosa, troppo svogliata, troppo attenta a coltivare il proprio orticello.
Il 2021 è stato un anno difficile segnato, ancora una volta, dalla pandemia da Covid-19. Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos, i cittadini sono ottimisti sul fatto che il 2022 sarà un anno migliore. Auguriamoci dunque che anche per la nostra Petite Patrie sia un anno di ripartenza segnata dal senso di di responsabilità di tutti: maggioranza e opposizioni, cittadini e governanti; legislatori e amministratori.
La Valle d’Aosta deve deve deve osare se vuole riconquistare la nostra Autonomia. Se vogliamo ripartire è necessario che la politica si dia un'anima. Servono subito innovazione, semplificazione amministrativa, accesso agevolato al credito, sostenibilità, nuova politica industriale, erogazione finanziamenti in tempi rapidi, risorse ai Comuni.
La Giunta Lavevaz ha già mosso timidi passi ma non basta. Le opposizioni facciano la loro parte con senso di responsabilità e amore per la Petite Patrie. Buon 2022.





