ECONOMIA - 11 dicembre 2021, 15:06

Presentata la nuova telecabina Pila-Couis che sarà pronta nel 2023

Pronta nel 2023. Investimento da 25 milioni di euro. Sindaco di Gressan 'progetto importante e ambizioso

Presentata la nuova telecabina Pila-Couis che sarà pronta nel 2023

Potrebbe entrare in funzione nel 2023 la nuova telecabina Pila-Couis, che collegherà direttamente la zona di arrivo dell'esistente telecabina Aosta-Pila, nel Comune di Gressan, con la Platta de Grevon, a 2.723 metri di quota, sullo spartiacque tra la conca di Pila e la valle di Cogne.

Il nuovo impianto, presentato ieri sera al teatro Splendor di Aosta, sotituirà le esistenti seggiovie Pila - Gorraz e Couis - Drink, costruite nel 1988: si comporrà di una cabinovia a 10 posti e sarà suddiviso in due tronchi con stazioni motrici intermedie in località Couis e una stazione intermedia in località Gorraz.

Avrà una portata massima di 2.400 persone all'ora e "camminerà" ad una velocità di 6 metri al secondo, percorrendo l'intero tragitto di 3,8 chilometri e 923 metri di dislivello in 16 minuti. Il progetto porta il nome del team capitanato dallo studio di architettura De Carlo-Gualla di Milano, ed è stato selezionato attraverso un concorso di idee che vedeva in totale cinque finalisti. L'opera sarà in parte finanziata con i 25 milioni di euro che il Consiglio Valle ha recentemente stanziato a favore della Pila spa.

Per Michel Martinet, sindaco di Gressan, si tratta di un "progetto importante e ambizioso" che "permetterà a tutti quanti di raggiungere dal centro di Aosta in 31 minuti i 2.800 metri della Platta de Grevon da cui si potranno ammirare tutti i quattro i 4.000 della Valle d'Aosta".

Parla di "importante attrazione turistica che competerà con l'altra nostra meraviglia la Skyway", l'assessore al Turismo della Regione Valle d'Aosta Jean Pierre Guichardaz. "Intercetterà l'interesse non solo degli sciatori- aggiunge- ma anche dei semplici pedoni che vogliono farsi una gita e potrà essere ulteriormente valorizzata in funzione della vicinanza con Cogne".

Questi investimenti, afferma infine Luigi Bertschy, assessore regionale allo Sviluppo economico "devono andare oltre lo sci e devono inserirsi in una strategia che permetta ai nostri impianti di lavorare oltre le 120 giornate della stagione invernale, ampliando la platea dei loro possibili fruitori e diventando così il perno di un'economia da rilanciare".

Le stazioni saranno tutte del tipo “aperto”, con accesso diretto all’area sciabile senza la necessitàdi costruire fabbricati, salvo le cabine di comando e il magazzino veicoli situato presso la stazionedoppia-motrice, e pertanto l’impatto che ne deriva sul territorio circostante è molto ridotto.Tuttavia nell’ambito della predisposizione del progetto definitivo dell’opera dovranno essere presigli opportuni accorgimenti e sviluppate le necessarie soluzioni atte a soddisfare alcune puntualiesigenze.

La stazione di partenza troverà collocazione nelle immediate vicinanze della stazione di arrivodella telecabina “Aosta – Pila”, impianto di Trasporto Pubblico Locale di proprietà della RegioneAutonoma Valle d’Aosta, affidata in gestione alla società Pila S.p.A., che collega la città di Aosta con la località turistica di Pila e che assicura oltre il 60% degli accessi al comprensorio.

Sul piano finanziario, la capacità di autofinanziamento dellasocietà, pari a circa due milioni di euro all’anno, verrà interamente impiegata nel prossimo quinquennio per far fronte ai futuri investimenti programmati e per il rimborso, a meno di diversa scelta da parte dell’obbligazionista, dei prestiti obbligazionari convertibili la cui scadenza èprevista per il 2021 e 2022.

Nelle previsioni è stato attualmente considerato il ricorso ai contributi a valere sulla Legge Regionale 18 giugno 2004 n. 8 “Interventi regionali per lo sviluppo di impianti funiviari e diconnesse strutture di servizio” nella misura del 70% dei costi di realizzazione per gli investimentidi tipo ricorrente (revisioni generali impianti funiviari e sostituzione mezzi battipista) e del 80% per l’intervento previsto.

Conseguentemente per avviare l’investimento in esame, ancorché la società disponga di riserve diliquidità in grado di assorbire eventuali leggeri scostamenti rispetto alle suddette previsioni,occorre disporre di risorse fresche in conto capitale per circa 20 milioni di Euro.

 

ascova

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