Le suore di San Giuseppe hanno festeggiato oggi in Cattedrale, con una solenne santa Eucarestia presieduta da Monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, i 190 anni di presenza in Valle d’Aosta.
Infatti si deve tornare al 1831 quando Monsignor Evasio Agodino, Vescovo di Aosta, venne a conoscenza dell’opera delle Suore e sollecitò Madre Saint Jeran ad inviarne alcune perché si occupassero nella sua diocesi dell’educazione delle fanciulle e di visitare i malati.
Il primo settembre partirono quindi da Lione alla volta di Aosta quattro suore (suor Saint Louis, suor Theodosie, suor Saint- Clement, suor Marie des Anges): il viaggio durò ben 17 giorni e fu fatto un pò a groppa d’asino, un po’ a piedi...
Un avvenimento fu il loro transito al valico del Piccolo San Bernardo, dove fino ad allora non si erano viste passare delle religiose. Il vescovo aveva ottenuto dal re Carlo Felice che le suore abitassero nell’antico Convento di Santa Caterina dove ben presto esse aprirono una scuola.
Sono passati ormai 190 anni da quel lontano settembre 1831: da allora l’attività delle suore si è estesa prima in tutta la Valle per poi varcarne i confini, arrivando a Bordighera. Dal 1965 la Congregazione di Aosta ha esteso i suoi confini.
L’ Istituto San Giuseppe é un riferimento per la crescita personale di ciascun giovane che sceglie l’opportunità di relazionarsi con altri giovani secondo uno stile di Comunità, nella valorizzazione del rispetto e dell’educazione in un cammino d’ impegno facendo della formazione umana e culturale un valore aggiunto.
Nell’arco di pochi anni l’organizzazione e il funzionamento del complesso sono ormai consolidati: le pensionnaires, nell’anno scolastico 1969-70, sono 240 e, ad eccezione dell’infermeria, non si trovano letti disponibili; gli studi, strapieni, sono rispettivamente affidati alle suore Giovanna Maria, Auxilia; Ines , Isabella , Silvana, Consolata, Margherita le quali, accanto all’ insegnamento nella scuola Magistrale, nella scuola materna ( Isabella), o all’attività infermieristica (sr. Margherita) , svolgono il servizio a tavola, l’assistenza del proprio gruppo nello studio, nella ricreazione, nelle camerate e curano i rapporti con le varie scuole frequentate dalle allieve.
Queste non hanno la possibilità di uscire se non accompagnate da una suora si recano a casa soltanto una domenica al mese e durante le vacanze di Natale e di Pasqua.
La cucina è affidata a suor Giovanna Sgarbossa e a suor Maura che provvedano all’allestimento dei pasti per il collegio, per la scuola elementare e materna: a pranzo le presenze sono in media 450.
Suor Sophia è l’accogliente portinaia che si è brillantemente aggiornata nell’uso dei tasti e dei “bottoni” per chiamare al telefono o in parlatorio la gente disseminata ai 4 punti cardinali del villaggio.
Da allora l’Istituto a subito notevoli modifiche, questo soprattutto per adeguarsi alle numerosi leggi (sicurezza, igiene…).
Negli anni 2000-2002 sono stati eliminati i bagni comuni a favore di comodi servizi in ogni stanza, sia nelle camere singole che in quelle triple.
Nel 2004 è stato completamente rinnovato il teatro, sia da un punto di vista strutturale che da un punto di vista tecnico, con l’acquisto di tutta la strumentazione necessaria allo svolgimento di rappresentazioni teatrali, musical etc.
Nel 2005 anche il refettorio ha avuto il suo meritato maquillage, sono stati rifatti tutti gli arredi e tutta la pavimentazione.
Nell’estate 2006 anche la cucina ha rinnovato l’aspetto.
Nella primavera del 2007 è stata rinnovata l’area sportiva esterna, realizzando un campetto da calcetto e uno da pallavolo in erba sintetica.
A partire dall’anno scolastico 2021/2022 il Collegio delle scuole superiori dell’Istituto ha aperto le sue porte ed ha accolto anche i maschi.