"Ho avuto modo più volte di sostenere nei mesi scorsi ai colleghi che, il Movimento Pour l'Autonomie-PlA di cui facevo parte, che tutt'altro che Movimento si può chiamare in quanto è stantio e collocato in un angolo, ha bisogno di un cambio di impostazione". Così il consigliere regionale Mauro Baccega ha annunciato nel pomeriggio di oggi di aver abbandonato Pour l'Autonomie, Movimento regionalista fondato insieme ad Augusto Rollandin e con cui, insieme a Marco Carrel, è stato eletto in Consiglio Valle.
"Circa quattro settimane or sono - afferma Baccega - in una riunione organizzata dal Capogruppo, alla presenza della Segretaria politica e del presidente del Movimento, ho sottolineato che si era in grandi difficoltà di identità e politica. Spesso siamo a rimorchio della Lega decisamente più propositiva".
Nella giornata del 25 ottobre "sono stato convocato con un sms 'ci vediamo ai gruppi per organizzare i lavori' e mi trovo in una riunione dove tutto era già deciso".
Nonostante le perplessità anche per altre vicende "che ho posto all'attenzione di tutti", Baccega dice di sentirsi "solo e isolato".
E ancora: "Ho applicato il buon senso e ho OBBEDITO alla decisione del gruppo a maggioranza. Ritornando alla mancanza di identità, ho evidenziato che sarebbe importante cominciare ad essere protagonisti di una azione politica che ci collochi al centro di un progetto nuovo e di Centro. Ho parlato di una azione Federativa che possa raggruppare altre forze di Centro, guardando anche a Partiti Nazionali che hanno una storia federalista, regionalista e popolare, come il PPE a livello Europeo".
Per Baccega "da Forza Italia alle forze Socialdemocratiche l'area è vasta e si può pensare ad una federazione di centro che coinvolga anche i movimenti autonomisti come Stella Alpina ed altri. Non si può più prescindere dal confronto e dalla collaborazione con i Partiti Nazionali, l'era del post Covid dovrà andare in quella direzione secondo me"-
Le frizioni con PlA, sostiene il consigliere regionale, "sono nate nel lontano settembre 2020, in piena campagna elettorale, quando mi fu detto, sei fuori, solo perché avevo comunicato che gli amici Epav avevano deciso di sostenere la candidatura di Gianni Nuti a Sindaco di Aosta, non avendo come Pour l'Autonomie una sua lista.
Poi al Congresso di maggio 2021 "chiesi di avere due rappresentanti nel direttivo... dovevano essere graditi e allora pensai che erano serviti solo i voti. Il resto, ovvero fare politica era pratica di altri".
Il futuro di Baccega ora "è nel gruppo misto e mi colloco evidentemente all'opposizione. Con vera coerenza porterò avanti la mia azione fatta, finora, di una cinquantina di atti ispettivi e propositivi, oltre al recente Progetto di Legge 26 e con un obiettivo ben preciso: la costruzione di un Centro Popolare Liberal Democratico, fatto di federalisti e di un fronte di elettori moderati che guardino più alle cose da Fare che alle schermaglie".
Sulla questione della coerenza politica, "sorrido, ma ne parleremo in Consiglio Regionale. Auguro a Pour l'Autonomie di crescere e di fare un buon lavoro, nell'interesse dei valdostani e senza alchimie particolari".