ATTUALITÀ - 01 novembre 2021, 08:00

Tanti fiori per le celebrazioni di Defunti e Ognissanti anche se sotto la pioggia

Tanti fiori per le celebrazioni di Defunti e Ognissanti anche se sotto la pioggia

Come lo scorso anno, non sono la crisi economica o il Covid ma è il maltempo a infierire sulle ricorrenze di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti, oggi lunedì 1 e domani martedì 2 novembre.

In Valle negli ultimi anni i fiorai avevano subìto un sensibile calo dei consumi di piante e fiori, e questo nonostante il costo delle cemposizioni floreali sia rimasto uguale o, in alcuni casi, diminuito, ma il Primo Novembre 2021 segna una positiva inversione di tendenza, seppur modesta.

A fronte di un aumento dei prezzi di crisantemi e di altre tipologie floreali tipiche di queste ricorrenze, che vanno dai 50 centesimi in più per fiore reciso rispetto allo scorso anno fino a più di cinque euro per una composizione, le vendite nel mese di ottobre sono aumentate di circa il 10% rispetto all'ottobre del 2020, che pur era stato migliore rispetto all'anno precedente.

Rose e crisantemi restano i fiori più venduti in questi giorni; quello che rischia di tenere lontani dai cimiteri familiari, parenti e amici dei defunti è la pioggia battente che da sabato cade sulla Valle e che, in alcuni casi, soprattutto in montagna, sta creando disagi alla mobilità, soprattutto degli anziani.  

 

Venendo alla tradizione, l'1 novembre è la festività che la Chiesa cattolica dedica alla memoria e alla glorificazione di tutti i Santi, mentre il 2 novembre è il giorno della commemorazione dei defunti. La festa ha origini antiche, che uniscono paesi lontani per epoche e distanze. La data del festeggiamento dei morti, il 2 novembre, non è casuale.Civiltà antichissime già celebravano la festa degli antenati o dei defunti in un periodo che cadeva proprio tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre. Questa data sembra riferirsi al periodo del grande Diluvio, di cui parla la Genesi.

Quello per cui Noè costruì l'arca che, secondo il racconto di Mosè, cadde nel "diciassettesimo giorno del secondo mese", che corrisponderebbe al nostro novembre. La Festa dei Morti nacque dunque in "onore" di persone che Dio stesso aveva annientato, col fine di esorcizzare la paura di nuovi eventi simili. Da qui in poi, la storia, che è ovviamente sospesa tra religione e leggenda, diventa più chiara.  Il rito della commemorazione dei defunti sopravvive alle epoche e ai culti: dall'antica Roma, alle civiltà celtiche, fino al Messico e alla Cina, è un proliferare di riti, dove il comune denominatore è consolare le anime dei defunti, perché siano propizie per i vivi. La tradizione celtica fu quella che ebbe maggiore eco.

La celebrazione più importante del calendario celtico era  la "notte di Samhain", la notte di tutti i morti e di tutte le anime, che si festeggiava tra il 31 ottobre e l'1 novembre. All'epoca dei primi cristiani, queste tradizioni erano ancora molto presenti: la Chiesa cattolica faticava a sradicare i culti pagani. Così, nel 835, Papa Gregorio II spostò la festa di "Tutti i Santi" dal 13 maggio al 1° novembre, pensando, in questo modo, di dare un nuovo significato ai culti pagani. Nel 998 Odilo, abate di Cluny, aggiungeva al calendario cristiano il 2 novembre, come data per commemorare i defunti. In memoria dei cari scomparsi, ci si mascherava da santi, da angeli e da diavoli; inoltre, si accendevano falò.  

i.d.

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