ISTRUZIONE E FORMAZIONE - 08 settembre 2021, 09:24

La Scuola Alberghiera di Chatillon riprenda in mano le redini dell'eccellenza nella formazione turistica

Progetti validi, importanti, interessanti, sono stati presentati, cassati per mancanza di copertura economica ma se poi si vanno a leggere i bilanci, la situazione economica della Fondazione è rosea

La Scuola Alberghiera di Chatillon riprenda in mano le redini dell'eccellenza nella formazione turistica

Cosa sta succedendo alla Fondazione per la formazione professionale turistica di Chatillon, più conosciuta come Istituto professionale alberghiero-Ipra della Valle d’Aosta? L’organizzazione dell'attività didattica è iniziata da pochi giorni ma a regnare pare sia il caos. La storica direttrice è stata allontanata mesi or sono, i motivi di questa durissima decisione non sono oggetto di queste righe ma le conseguente dell'accaduto influiscono sull’equilibrio di tutta la struttura.

Gli interessi su nuove posizioni o sul consolidamento delle vecchie, anche se alcune saranno da mettere in discussione, tolgono l’attenzione da quelli che sono gli scopi della scuola. La Regione investe molto denaro in quella che dovrebbe essere (ed è stata per lungo tempo) una vera e propria perla per la formazione di chi sarà un professionista del turismo e tutti sappiamo quanto la Valle d’Aosta ne abbia bisogno di simili professionisti; i risultati però non sono quelli che l’entità dell’investimento richiede.

Nelle scuole turistiche più importanti del Paese, e la nostra ha tutte le credenziali per esserlo, alla porta ci sono file di ristoratori e albergatori per accaparrarsi gli studenti migliori; a Chatillon questo non accade. E' mai possibile che nessuno si chieda il perché? L’interesse è per gli stages, facile individuarne il motivo, personale a costo zero nei periodi di alta stagione, ma poi per le assunzioni è un’altra musica. La politica regionale è sempre molto attenta alle necessità, ma lo è meno nel verificare i risultati.

Progetti validi, importanti, interessanti, sono stati presentati, cassati per mancanza di copertura economica ma se poi si vanno a leggere i bilanci, la situazione economica della Fondazione è rosea. E’ usanza dire che non tutti i mali vengono per nuocere, in queste situazioni è necessario il capro espiatorio, ma se ci sono delle colpe per chi ha preso decisioni, ci sono anche per chi avrebbe dovuto controllare. L’occasione è ghiotta, l’Assessorato competente ha dimostrato di voler andare a fondo di tutte le situazioni e risolverle nel migliore dei modi. Si dovrà nominare un nuovo Direttore per l’amministrazione della Fondazione, la speranza è che non prevalgano logiche politiche ma capacità e competenze professionali.

La soluzione della situazione è nella collaborazione stretta e costruttiva tra la direzione della Fondazione e la dirigenza didattica, senza invasioni di campo tra le parti. Il nostro turismo ha bisogno di professionalità e la scuola alberghiera ha i numeri per rispondere a questa richiesta.

Moreno Rossin

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