CRONACA - 06 settembre 2021, 12:21

Jovençan: Progetto parcheggio rivisto e cantiere dimenticato

Ci scrivono ‘Due mesi senza vedere nessuno che lavora, i nostri ragazzi adesso che devono andare a scuola,dove aspettano l'autobus? In mezzo alla strada?’

Le foto del cantiere abbandonato o dimenticato

Le foto del cantiere abbandonato o dimenticato

La domanda la giriamo al sindaco aggiungendo se la revisione con ridimensionamento del progetto risponde a qualche logica privatistica o al bene della comunità. La Giunta Lucianaz, infatti, aveva un parcheggio con posti auto, duo posti per i pullman e Casa dell’Acqua il tutto per evitare che le auto parcheggino lungo la strada. L’infrastruttura valorizzava anche la Maison des Anciens Remèdes che è diventata un centro culturale che attira sempre più visitatori valdostani e turisti che giungo da ogni parte della Valle e dalla regioni limitrofe.

Il nuovo progetto voluto dal sindaco Riccardo Desaymonet e dalla sua giunta è minimalista solo pochi posti auto, forse per non consumare suolo verde o chissà perché.

Fatto è che come ci scrivono  “da due mesi nel cantiere non si vede nessuno che lavora, i nostri ragazzi adesso che devono andare a scuola,dove aspettano l'autobus? In mezzo alla strada?”

Il 21 febbraio scorso, la consigliera capogruppo di minoranza, Vally Lucianaz, in fase di esame del bilancio ha osservato di aver rilevato l’assenza della previsione di realizzazione del parcheggio di
Truille,  peraltro presente nel programma elettorale della maggioranza.

Il sindaco all’epoca rispose che prevedeva di recuperarlo con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione; ma il segretario obiettò  che l’esecuzione dei lavori non si poteva inserire perché manca ancora l’approvazione  del progetto definitivo.

Rispondendo ad una interpellanza della minoranza sul  parcheggio  Pessolin-Turille   il  vicesindaco,  Stefano  Belli,  ha  risposto  che l’Amministrazione  intende  realizzare  il  parcheggio  durante  la  legislatura,  in  una  localizzazione meno impattante dal punto di vista territoriale e ambientale, non ancora individuata ma in corso

di valutazione. Giustamente la consigliera Dina Quendoz osservò che il rischio è di non realizzare l’opera è invece necessaria poiché le auto, attualmente, sostano sul ciglio della strada.

MAISON DES ANCIENS REMEDES

La bellezza che cura


La Maison des Anciens Remèdes di Jovençan rivela gli antichi segreti per curarsi con i fiori e con le erbe delle Alpi

A due passi da Aosta, un viaggio a ritroso nel tempo

Solo cinque chilometri separano il piccolo comune di Jovençan dal capoluogo regionale. In una distanza così breve, l'affanno urbano di Aosta si dissolve tra meleti, prati e vigneti, e la città si arrende al mondo rurale.

Espressione di questo mondo e delle sue tradizioni ancestrali, la Maison des anciens remèdes (Casa degli antichi rimedi) di Jovençan sorge proprio nel cuore del paese, tra la chiesa e il municipio.

L'edificio di legno e pietra che la ospita, costruito alla fine del XVII secolo per la vicina casa parrocchiale, era un ricovero invernale per animali, fieno e granaglie. La ristrutturazione ne ha rispettato l'architettura originaria anche all'interno, dove la trasparenza del cristallo ha permesso di introdurre nuove strutture e impianti  tra cui le scale interne e l'ampio ascensore che rende accessibile l'edificio ai portatori di handicap  senza nascondere alla vista i materiali e gli elementi architettonici tradizionali. Nella stalla, sono state recuperate le antiche mangiatoie del '700, dove ancora a metà del secolo scorso le mucche mangiavano il fieno.

La tradizione in gioco

Inaugurata nel 2011, la Maison des anciens remèdes si propone come centro di interpretazione delle piante officinali e dei loro usi tradizionali e moderni in Valle d'Aosta. Ha l'obiettivo primario di conservare la memoria di pratiche e saperi terapeutici propri della cultura popolare valdostana.

Questo intento di conservazione non ha però portato alla solita galleria polverosa di vecchi attrezzi agricoli. Fin troppi musei etnografici di paese, quando non sono chiusi, annoiano i rari visitatori con esposizioni malinconiche e soporifere. La Maison ha scommesso invece sul gioco e sull'esperienza sensoriale, per offrire una visita interessante e divertente a persone di tutte le età. Ed è una scommessa vinta. 

Ma senza parcheggio rischia di essere una partita persa

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