Jovençan: les jeux sont faits : titola così una dura nota del gruppo di minoranza (Vally Lucianaz, Henri Quendoz e Dina Quendoz, ndr.) che tuona contro la decisione della Giunta municipale di chiudere il parco giochi pubblico e aprire al pubblico il parco giochi della scuola.
La decisione sarebbe stata comunicata venerdì nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato il sindaco, l’assessora con delega alla cultura e all'istruzione e l’assessora con delega ai servizi sociali e alla famiglia, nonché la dirigente dell’Istituzione scolastica Mont Emilius 3 e i tre consiglieri del gruppo di minoranza “Pour-per Jovençan”, invitati a seguito di una lettera inviata da questi ultimi il 20 luglio scorso al sindaco e, per conoscenza, alla suddetta dirigente. Lettera nella quale la minoranza consiliare, che durante la scorsa consiliatura era al timone dell’amministrazione comunale, manifestava la sua preoccupazione nell’assistere allo smantellamento in atto del parcheggio e del parco giochi annessi alla scuola polmone.
“Lo smantellamento – spiegano Vally Lucianaz, Henri Quendoz e Dina Quendoz - era previsto al momento dell’apertura del nuovo edificio scolastico, e l’intenzione della precedente amministrazione era di mantenere le altre due strutture, migliorandole eventualmente. Ma, ormai è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere, i progetti della scorsa amministrazione sono stravolti e snaturati ogni volta che è possibile farlo”.
E in questo caso, il problema diventa anche particolarmente grave. Che cosa sembra aver deciso la nuova amministrazione? Risponde la minoranza: “Smantellare il parcheggio e l’area giochi di cui sopra per restituire il terreno al suo proprietario e di aprire l’area giochi del nuovo edificio scolastico all’uso del pubblico in orario extra-scolastico, quindi dopo le 16,30 e nei giorni di vacanza da scuola”. La minoranza ha insistito sulle difficoltà pratiche di assicurare la sicurezza e la sanificazione, già affrontate durante gli scorsi cinque anni, sui rischi inevitabili di un parco aperto al pubblico, visto tra l’altro il frequente ritrovamento di deiezioni animali e bottiglie spaccate, per non parlare del problema delle zecche.
“Problemi – spiega la nota - che si sperava poter superare con l’apertura del nuovo edificio scolastico e la possibilità di avere un parco giochi ad uso esclusivo degli scolari, come peraltro richiesto dalla dirigente regionale competente nel corso di una conferenza dei servizi tenutasi nel 2017, e un secondo parco giochi aperto al pubblico tutto il giorno. E quindi con operazioni di sanificazione e controllo più facilmente distribuite nell’arco della giornata e rischi certamente meno presenti e meno gravi nel parco giochi usato solo dagli alunni della scuola”.
Sarebbe un doppio lavoro di pulizia, controllo e sanificazione, dice la maggioranza, “che pure – sottolineano i consiglieri di minoranza - ha appena votato una spesa di 150.000 euro “per la realizzazione di parchi giochi nelle scuole d’infanzia e nella primaria”, compreso l’acquisto di giochi inclusivi, che, per inciso, se fossero inseriti in un parco giochi aperto al pubblico, situato peraltro a due passi da Aosta, potrebbero offrire a numerosi bambini con handicap vari e alle loro famiglie momenti di svago sicuramente ricercati e apprezzati”.
E poi c’è il parco giochi di Pompiod, dice ancora la maggioranza. Sì, replica la minoranza, c’è anche quello di Gressan, e poi ce n’è uno anche a Valsavarenche, uno a Saint-Nicolas… ma intanto i bimbi di Jovençan di meno di 3 anni e i ragazzini di più di 11 anni si devono accontentare delle strade del paese o dei cortili più o meno privati, con i rischi evidenti connessi alla sicurezza stradale, nonché con i problemi legati alla quiete pubblica e ai danni alle proprietà private.
“Oppure – concludono Vally Lucianaz, Henri Quendoz e Dina Quendoz - avere a disposizione qualcuno che li accompagna all’area giochi di Pompiod, a quella di Gressan o altrove ancora. O ancora rimanere in casa”.