CRONACA - 13 agosto 2021, 14:12

E' morto Gino Strada

EMERGENCY: LA SUA PRESENZA BASTAVA A FARCI SENTIRE PIU’ FORTI Il fondatore di Emergency aveva 73 anni medico, attivista fondò assieme alla moglie Teresa Sarti la ONG italiana

E' morto Gino Strada

Gino Strada è morto oggi, venerdì 13 agosto. Il fondatore di Emergency aveva 73 anni e soffriva di problemi di cuore. Con l’Ong nata 25 anni fa, Strada ha costruito ospedali e posti di primo soccorso in 18 Paesi. Due anni fa aveva detto al Corriere: «Non chiamatemi pacifista, nel mondo umanitario c’è molto dilettantismo». Su La Stampa di oggi ha firmato un commento sulla situazione in Afghanistan intitolato «Così ho visto morire Kabul».

Nato a Sesto San Giovanni il 21 aprile 1948, all'anagrafe Luigi, Strada si era laureato in Medicina e Chirurgia all'Università Statale di Milano nel 1978, per poi specializzato in Chirurgia d'Urgenza. Dopo essersi specializzato in chirurgia cardiopolmonare negli Stati Uniti durante gli anni Ottanta, nel 1988 si indirizza verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra. Tra il1989-1994 lavora con il Comitato internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto: Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina. Da questa esperienza nasce Emergency, fondata da gino Strada insieme alla moglie teresa e a un gruppo di colleghi.

L'associazione umanitaria internazionale impegnata nella riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo dalla sua fondazione nel 1994 alla fine del 2013, ha fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 16 paesi nel mondo. A dare la notizia della morte sono state fonti vicine alla famiglia. Proprio oggi sul quotidiano La Stampa era uscito un articolo a sua firma sull'avanzata dei talebani in Afghanistan.

EMERGENCY: LA SUA PRESENZA BASTAVA A FARCI SENTIRE PIU’ FORTI

Il nostro amato Gino è morto questa mattina.

È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di EMERGENCY.

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose.

Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano.

Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice.

Ti vogliamo bene Gino.

ascova

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