EVENTI E APPUNTAMENTI - 02 agosto 2021, 17:38

Le 'Segnate trame' di Daniela Evangelisti a Maison Bruil di Introd

L'artista valdostana utilizza i tessuti come vere e proprie tele su cui scrive con antichi ricami, fili di cotone, pizzi

Le 'Segnate trame' di Daniela Evangelisti a Maison Bruil di Introd

Un’esposizione per dare valore, visibilità, considerazione alle tele lavorate dalle donne in passato. Questo il senso della mostra 'Segnate trame - forme misconosciute di arte tessile femminile' dell'artista valdostana Daniela Evangelisti, visitabile a Maison Bruil di Introd dal 9 agosto al 21 settembre.

Quelle trame, creativamente reinterpretate, sono attualizzate e traghettate dall’artista al presente. L’uso di fili spessi e di “materiali contrastanti”, che si intrecciano agli orditi dei tessuti originali, indica da un lato la forza femminile espressa e sottesa che, come un fil-rouge, accompagna da sempre e pro-babilmente continuerà ad accompagnare l’operato delle donne, dall’altro, l’inserzione di nuove forme e rilievi potenzia il legame tra il presente e il passato e attribuisce valore all’ereditarietà.

Tenendo fra le mani queste antiche tele Evangelisti ha colto le emozioni e le sensazioni delle donne che le hanno cucite e rammendate, ne ha considerato la condizione arrivando a rappresentare situazioni trasversali a tutte le donne. Le tele esposte veicolano pertanto l’attenzione che potrebbe essere riservata all’inestimabile lavoro svolto dalle donne in passato.

Daniela Evangelisti è nata ad Aosta e vive e lavora a Verrès. Laureata in Pedagogia, si dedica all’insegnamento, da sempre nutrendo una grande passione per i tessuti come tele di canapa grezza, merletti, pizzi antichi, biancheria di lino. Questi divengono presto i suoi strumenti creativi da cui partire per dare vita a concetti profondi e delicati.

Dapprima utilizza i tessuti come vere e proprie tele su cui scrive con antichi ricami, fili di cotone, pizzi. Con il tempo rompe la barriera del-la bidimensionalità per creare installazioni e sculture che abitano gli spazi.

La leggerezza quasi impalpabile e fluttuante delle opere dell'artist non deve trarre in inganno uno spettatore sognante. A mezz’aria volteggiano nodi inespressi e serrati di tante esistenze. Vite che da secoli, forse da sempre, sfilano più o meno visibili agli occhi del mondo. Alle donne si rivolge Evangelisti, alla loro incredibile forza trasmessa di generazione in generazione. Il loro paesaggio su questa Terra è un incedere delicato ma controvento, tra le forze contrarie.

Antiche lenzuola, candide e ruvide, organza delicata, pizzi eterei si in-trecciano con acciaio, ferro, reti metalliche e raccontano desideri inespressi che riecheggiano, di nodi profondi da sciogliere per respirare aria fresca, di gabbie più o meno visibili da cui liberarsi.

Daniela Evangelisti ha collaborato con la galleria torinese Evvivanoè, ha partecipato a mostre italiane del settore del Fiber Art (Parma, Chie-ri).

Ha esposto i suoi lavori alla Affordable Art Faiir e al Fuori Salone di Milano. Numerose le mostre personali e collettive in musei d’arte contempora-nea e sedi prestigiose: Palazzo Lomellini (Carmagnola, TO), Palazzo Salmatoris (Cherasco,Cn), Banca del Vino di Pollenzo (CN), ‘L Castel Casa Forte di Pont St Martin (AO), Syart Festival di Sorrento.

 

i.d.

SU