CRONACA - 23 luglio 2021, 10:48

Per l'ottantesimo compleanno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

per il presidente della Repubblica, nato a Palermo il 23 luglio del 1941, un compleanno a cifra tonda nell'ultimo anno del suo settennato al Quirinale. Da più parti è arrivato l’invito a pensare a una rielezione, ma la convinzione di Mattarella è quella che sette anni siano più che sufficienti. Un capo dello Stato amato dai cittadini, con immagini simbolo che resteranno nella memoria di tutti: dalla celebrazione della Festa della Liberazione del 2020 da solo al Vittoriano, all’esultanza sugli spalti di Wembley

Per l'ottantesimo compleanno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Una cifra tonda che per il presidente della Repubblica arriva nell'ultimo anno del suo settennato al Quirinale. Sarà un compleanno importante, che il capo dello Stato passerà al Colle in famiglia, con figli e nipoti e gli auguri dei suoi collaboratori.

Il compleanno di Mattarella precede di pochissimi giorni l'inizio del semestre bianco, cioè quel lasso temporale che costituzionalmente vieta al capo dello Stato lo scioglimento delle Camere. Si tratta di una norma, criticata da molti, che fu introdotta nel timore che un presidente della Repubblica si potesse avvalere del potere di scioglimento per favorire, attraverso elezioni politiche anticipate, la formazione di un Parlamento meglio disposto verso una sua eventuale rielezione.

Della rielezione di Mattarella, che sarebbe il secondo della storia chiamato a un nuovo mandato dopo Giorgio Napolitano, si parla comunque da tempo e in molti spingono. Ma la convinzione del presidente sembra essere quella che sette anni al Colle siano un lasso di tempo ben più che sufficiente. Il settennato finirà nel gennaio 2022Non è ancora tempo di bilanci, visto che il settennato si esaurirà nel gennaio 2022, ma è certo che Mattarella sia un presidente amato dagli italiani. In tempi di pandemia - in cui il capo dello Stato, dopo le elezioni politiche del 4 marzo 2018, ha visto scorrere le durissime trattative per far partire il governo giallo-verde Lega-M5S e poi il successivo esecutivo giallo-rosso con ancora Giuseppe Conte alla guida di palazzo Chigi, questa volta con il Pd - nelle menti degli italiani sono rimaste impresse immagini ben più evocative, scatti di una silenziosa dignità presidenziale.

Come quella - drammatica nella solitudine che esprimeva - del presidente composto nel bagliore dei marmi del Vittoriano, risoluto nel voler celebrare la festa della Liberazione. La gente ricorderà inoltre il famoso "fuori onda" dal Quirinale nel quale il capo dello Stato si aggiustava davanti alle telecamere i capelli bianchi, più lunghi del solito perché anche lui, come tutti gli italiani, non poteva usufruire dei servizi di un barbiere.

Il Coordinamento nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime i più sinceri auguri per il suo ottantesimo compleanno, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cogliendo l’occasione per sottolineare l’autorevolezza, l’integrità, la partecipazione profondamente umana con cui ha guidato la nostra nazione in un periodo estremamente difficile sotto diversi punti di vista, in primo luogo in seguito al fenomeno della pandemia.

Attento alle problematiche connesse alla difesa della dignità umana e della legalità rappresenta un esempio raro di coerenza, umanità, cultura. Nel suo discorso di insediamento, 3 febbraio del 2015, appaiono chiari gli aspetti prioritari per la vita democratica di una repubblica che il Presidente ha così lucidamente evidenziato: “L'impegno di tutti deve essere rivolto a superare le difficoltà degli italiani e a realizzare le loro speranze [..] Sussiste oggi l'esigenza di confermare il patto costituzionale che mantiene unito il Paese e che riconosce a tutti i cittadini i diritti fondamentali e pari dignità sociale e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza […] Esistono nel nostro Paese energie che attendono soltanto di trovare modo di esprimersi compiutamente.

Penso ai giovani che coltivano i propri talenti e che vorrebbero vedere riconosciuto il merito. […] Un pensiero di amicizia rivolgo alle numerose comunità straniere presenti nel nostro Paese. […] La democrazia non è una conquista definitiva ma va inverata continuamente, individuando le formule più adeguate al mutamento dei tempi. […] Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro.” Il CNDDU propone di leggere integralmente nella aule scolastiche il discorso di insediamento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per analizzarne in classe i contenuti civici inserendolo nel percorso di Educazione civica. (prof. Romano Pesavento presidente CNDDU)

pgc

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