FEDE E RELIGIONI - 10 luglio 2021, 00:10

Oggi sabato 10 luglio saint Setps Fréres martyrs

"La famiglia non è la somma delle persone che la costituiscono, ma una “comunità di persone”. E una comunità è di più che la somma delle persone. È il luogo dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana. È fatta di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella più fragile, più debole. Una società che abbandona i bambini e gli anziani recide le sue radici e oscura il suo futuro". (Papa Francesco)

Oggi sabato 10 luglio saint Setps Fréres martyrs

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Domenica 11 luglio
Saint-Oyen, Monastero Regina Pacis - ore 11.00
S. Messa per la solennità di San Benedetto abate

Lunedì 12 luglio
Vescovado - pomeriggio
Udienze

Martedì 13 luglio
Vescovado - mattino
Udienze

Asilo Mgr Jourdain - ore 18.00
Riunione del CdA

Giovedì 15 luglio
ore 8.45-12.45
Riunione in video conferenza del Comitato CEI per la valutazione
dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto

Venerdì 16 luglio
Quart, Monastero Mater Misericordiae - ore 18.00
S. Messa per la solennità della B.V. Maria del Monte Carmelo

Sabato 17 luglio
Parrocchia di Montjovet - ore 11.00
S. Messa

Le Messager Valdotain ricorda sabato 10 luglio saint Setps Fréres martyrs

La Chiesa celebra  Beati Emanuele Ruiz e compagni Martiri Francescani di Damasco

A Damasco in Siria, passione dei beati martiri Emanuele Ruíz, sacerdote, e compagni, sette dell’Ordine dei Frati Minori e tre fratelli fedeli della Chiesa Maronita, che, con l’inganno consegnati ai nemici da un traditore, furono sottoposti per la fede a varie torture e conclusero il loro martirio con una morte gloriosa.

Si tratta di un gruppo di 11 martiri dei musulmani, uccisi per la fede il 10 luglio 1860; di essi sei erano Padri Francescani Minori, due erano Fratelli professi Francescani e tre erano fratelli di sangue laici maroniti. Sono conosciuti come ‘Beati Martiri di Damasco’ Versarono il loro sangue come tanti altri prima di loro in quelle terre che videro sempre, dal tempo di s. Francesco, lo sforzo missionario dei Francescani nel mondo islamico.

Purtroppo non sono disponibili testi che riportano notizie sulla loro vita precedente allo stato religioso, essendo quasi tutti spagnoli; ma un’approfondita ricerca presso Biblioteche Francescane potrebbe essere senz’altro utile.

Ci limitiamo a raccontare il loro martirio. Essi si trovavano nel loro convento di Damasco in Siria, svolgendo la vita comunitaria, estesa all’apostolato fra la popolazione locale.

Nella notte fra il 9 e il 10 luglio 1860, furono attaccati dai Drusi di Damasco, setta religiosa di origine musulmana sciita, che in preda al loro fanatismo di insofferenza religiosa, scoppiato negli anni 1845-46 e specialmente nel 1860 contro il cristianesimo; essi percorsero la città facendo stragi di cristiani.

Gli otto francescani si rifugiarono fra le solide mura del convento, con loro si trovavano tre fratelli cristiani maroniti; purtroppo ci fu un traditore, forse fra gli inservienti locali, che introdusse gli assassini per una piccola porta, cui nessuno aveva pensato, e così furono tutti massacrati, con la ferocia che distingue i fondamentalisti islamici e che in tanti secoli ha fatto migliaia e migliaia di vittime nel mondo cristiano.

Sole sorge alle ore 5,35 e tramonta alle ore 21,22

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