ISTRUZIONE E FORMAZIONE - 05 giugno 2021, 09:45

La scuola in Valle finisce martedì 8 giugno

La scuola in Valle finisce martedì 8 giugno

Suona per l'ultima volta di questo anno scolastico 2020/2021 martedì 8 giugno, la campanella delle lezioni per i 14.720 studenti valdostani delle scuole del primo e del secondo ciclo d’istruzione.

Più precisamente, sono 5.431 della scuola primaria (elementari), 3.627 della scuola secondaria di primo grado (medie) e 5.662 della scuola secondaria di secondo grado (superiori), mentre i piccoli della scuola dell’infanzia (3-6 anni) termineranno le attività educative mercoledì 30 giugno.

Tra gli studenti della scuola secondaria, 1.191 saranno impegnati con gli esami di Stato del primo ciclo di istruzione (esami di terza media), mentre 897 dovranno affrontare, a breve, gli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione (esame di maturità), che si concluderanno, indicativamente, entro il 30 giugno.

A differenza dello scorso anno, l'esame di terza media si svolgerà in presenza. Non ci saranno le prove scritte, ma solo un orale durante il quale gli alunni dovranno presentare l'elaborato assegnato loro dai docenti.

Come lo scorso anno, l’esame di maturità consisterà in una sola prova orale in presenza, nel rispetto delle indicazioni contenute nel Protocollo di sicurezza del Ministero. Saranno coinvolti, indicativamente, 300 commissari suddivisi in 25 commissioni presiedute da altrettanti presidenti, che redigeranno i rispettivi calendari.

“Quest’anno scolastico iniziato in modo positivo con tutti gli alunni in presenza sin dal primo giorno di scuola – sottolinea la Sovraintendente regionale agli studi, Marina Fey – ha messo a dura prova, dopo pochi mesi, tutto il personale scolastico, le famiglie e, in primis, gli studenti della scuola secondaria che si sono ritrovati, a causa dell’emergenza sanitaria, a frequentare le lezioni in presenza in modo discontinuo, per periodi più o meno lunghi, indebolendo così le relazioni interpersonali, fondamentali per crescere ed evolvere in una comunità educativa vera e viva”.

“Tuttavia, la didattica digitale integrata – continua la Sovraintendente Fey – ha contribuito a potenziare le competenze digitali degli studenti e dei docenti, che, attraverso azioni mirate di formazione (anche a distanza), sono riusciti a sfruttare in modo più efficace le tecnologie applicate alla didattica, sperimentando, in molti casi, attività stimolanti e coinvolgenti per gli alunni, in particolare per quelli più fragili e con bisogni educativi speciali”.

“Con il supporto di tutti i soggetti coinvolti – ricorda l’Assessore regionale all'Istruzione, Luciano Caveri – si è comunque cercato di assicurare il più possibile la frequenza in presenza, potenziando, sin da subito, il servizio di trasporto pubblico, attivando una campagna di screening, su base volontaria e gratuita, per il personale scolastico e per gli studenti, e promuovendo una massiccia campagna vaccinale per i docenti già dal mese di gennaio".

i.d.

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