Dopo 26 anni i parrocchiani di Saint Martin de Corleas si sentiranno soli, orfani delle sorelle Celina e Nerina, le due suore della Santa Famiglia di Penne che rientreranno alla casa madre. A loro il parroco don Gregorio ha indirizzato, a nome di tutta la comunità una lettera pubblica di saluto che volentieri pubblichiamo.
"Lettera di saluto e ringraziamento a Suor Celina e Suor Nerina della Santa Famiglia di Penne dopo quasi 26 anni del loro servizio nella nostra comunità parrocchiale di Saint-Martin de Corléans in Aosta Mi viene in mente un momento significativo celebrato alla fine del 1999, quando il papa Giovanni Paolo II ha benedetto dopo il restauro la Cappella "Redemptoris Mater” sita all’interno del Palazzo Apostolico in Vaticano.
I mosaici realizzati del padre Rupnik rappresentano i temi molto cari al papa Wojtyla il quale guardando l’opera, ha detto nell’omelia di dedicazione della Cappella queste
parole: “Quest’opera si propone come espressione di quella teologia a due polmoni dalla quale può attingere nuova vitalità la Chiesa del terzo millennio”. Ecco le parole “due polmoni” penso che siano chiave del lungo servizio delle Suore di Santa Famiglia di Penne.
La loro presenza ed instancabile servizio pastorale, accanto ai parroci, ai viceparroci ai diaconi, rappresenta quel polmone “femminile” che si è affiancato all’altro “maschile” rendendo bella, ferma ed intensa nella fede di questo millennio la nostra comunità parrocchiale. I quadretti, che a nome di tutti noi saranno consegnati dal viceparroco, don Ferdinand, sono l’opera unica, fatti a mano dalla nostra parrocchiana l’artista Sonia Biagiotti.
Essi rappresentano le due chiese della nostra parrocchia, quella antica di Saint-Martin e quella nuova, ove ci troviamo adesso, dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Ogni quadretto presenta anche una delle suore: Suor Celina e Suor Nerina.
Quest’opera d’arte è un semplice ma nello stesso tempo simbolico segno di riconoscenza che molti di noi hanno nei confronti dell’operato svolto da diverse Suore; voglio ricordare in particolare suor Agata; la quale dalla Polonia, dove si trova tuttora per i motivi di salute cagionevole, si unisce a noi nella preghiera di ringraziamento.
Ringrazio il Vescovo Franco per aver presieduto quest’Eucarestia, i sacerdoti, i diaconi e tutti voi qui presenti. Come sapete, la positività al covid-19 mi ha impedito di essere presente fisicamente; tuttavia, sono in comunione con voi. Con affetto e … a presto, anzi prestissimo".





