La Cabina di Regia nazionale dell'emergenza Covid ha deciso che l'1 luglio potranno riaprire sale giochi, sale scommesse e i casinò italiani. "Prendiamo atto con un certo disappunto della decisione del Comitato tecnico scientifico-Cts del Governo, ribandendo che noi saremmo pronti ad aprire praticamente anche adesso - commenta Stefano Silvestri, direttore generale del Casino de la Vallée di Saint-Vincent - anche se va tenuto presente che l'1 luglio è proprio il giorno necessariamente indicato nel Piano di concordato per la riapertura della Casa da gioco".
Silvestri ricorda che "da tempo ci stiamo organizzando per poter accogliere al meglio la clientela e si stava lavorando addirittura sull'ipotesi di riapertura per il 2 giugno, data che era stata ipotizzata giorni fa con forse eccessivo ottimismo dal sottosegretario Mulè".
E la Giunta regionale della Valle d’Aosta protesta energicamente per una scelta che, si legge in una nota, "penalizza il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, i suoi dipendenti e l’indotto che ne deriva nel settore turistico e commerciale".
"Sin da subito i Casinò sono finiti nel mirino del Cts - prosegue la nota - che ha ingiustamente classificato le Case da gioco a livello medio alto con caratteristiche elevate per il rischio di aggregazione”.
Il Governo regionale ritiene, invece, "che i livelli di sicurezza siano elevati, i protocolli sicuri e le Case da gioco vadano anche considerate come presidi di legalità contro il dilagare del gioco d’azzardo illegale".
E ancora: "Dopo un inverno con gli impianti di risalita chiusi con un disastro per il settore turistico e la primavera con una classificazione di rischio spesso punitiva per la Valle d’Aosta, ora si manifesta anche il mantenimento della chiusura del Casinò, senza neppure garanzie chiare sui conseguenti ristori. Questi fatti non solo preoccupano ma creano l’ennesima incomprensione con lo Stato. Per questo il Governo chiede una ragionevole anticipazione nell’apertura della Casa da gioco e interventi economici di sostegno dopo mesi di chiusura forzata".
E alla Casa da gioco valdostana c'è ancora attesa per l'atteso stanziamento di circa un milione e 500 mila euro, quota spettante al Casino dal Fondo statale messo a disposizione per i ristori delle aziende.