"Oltre a sfruttare la mancanza da anni ormai di una direzione e di una assemblea, nonché della conferma statutaria della tesoreria, si continua ad attribuire al PD decisioni che non possono essere prese in quanto l’assemblea non si riunisce con il numero legale". Chi scrive della "catastrofica situazione politica portata dalla mancanza degli organi decisionali che deliberino nel rispetto dei diritti degli iscritti (ricordiamo che il partito è un’associazione)", sono Irene Deval, Roberto Greco, Michele Mezzavilla.
A loro dire sono stati esclusi dall'invito ad una “riunione aperta del PD” che "dovrebbe spiegare la presa di posizione nei confronti del programma in consiglio regionale: tra i non invitati, ad oggi, ci sono due rappresentanti in assemblea nazionale, un consigliere regionale, la parte degli appartenenti ai circoli (regolarmente tesserati) sopra nominati".
Sottolineano Irene Deval, Roberto Greco, Michele Mezzavilla: "Potrebbe sempre arrivare una convocazione ancora più tardiva di questa che risale a venerdì sera per domenica, per spiegare decisioni già prese, per inserimento casualmente in altre mailing list di chi si è schierato apertamente sulla difesa del programma elettorale".
Si legge ancora nella nota: "La uazione distrugge la sinistra, con il continuo ignorare le norme interne, i programmi, il rispetto del normale confronto democratico: è ora di portare alla luce questa situazione che non sarà più tollerata nel silenzio di una se dicente disciplina di partito che è sconosciuta a ciò che resta dell’attuale direttivo".





