A questo punto è evidente che qualcosa nelle misure di contenimento della diffusione del COVID-19 sul territorio non ha funzionato e non sta funzionando, poiché è difficilmente spiegabile come si possa essere ancora in questa situazione dopo un mese di zona rossa, con i confini regionali peraltro off-limits ai proprietari di seconde case, nella convinzione di qualcuno, evidentemente, che fossero i villeggianti la vera fonte dei contagi.
"Così invece non è stato e non è, dunque - precisa Emily Rini, Coordinamento di Fi VdA - chi ha responsabilità nella gestione locale dell’emergenza, batta un colpo e provi a spiegare all’intera comunità come mai, nonostante i notevoli sacrifici a cui siamo stati finora chiamati, nell’aggiornamento settimanale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la Valle d’Aosta risulti ormai l’unica regione italiana rimasta nella maggiore fascia di rischio".
A volte, anziché preoccuparsi di cosa fanno gli altri, occorrerebbe che ognuno si preoccupasse prima di tutto di cosa non sta facendo o sta facendo male.
"O anche questa volta - conclude Emily Rini - proveranno a scaricare le responsabilità su Roma?"





