E'stata organizzata per fare il punto sulla campagna vaccinale in Valle d’Aosta, la conferenza stampa qui in diretta streaming alla quale hanno partecipato l’assessore alla Sanità, Roberto Barmasse e il Direttore generale dell’Azienda Usl VdA, Angelo Michele Pescarmona, che ha spiegato come Valle d'Aosta punti a vaccinare tutti gli ultra ottantenni entro aprile.
"Attualmente ci sono ultraottantenni prenotati anche fino alla fine di maggio - ha spiegato Pescarmona - ma è nostra intenzione anticipare tali prenotazioni". Fanno eccezione i pazienti di cui è stata chiesta la vaccinazione domiciliare, che non sarà assicurata entro aprile.
L'assessore Barmasse ha invece reso noto che la Valle d'Aosta è la prima regione italiana per utilizzo della terapia anti Covid con anticorpi monoclonali.
"La somministrazione dei monoclonali - ha spiegato - ha evitato 40-50 ricoveri". Ne hanno beneficiato 74 pazienti "a fronte dei 114 somministrati in Piemonte che, come popolazione, è 34 volte la Valle d'Aosta", ha precisato Barmasse.
Pescarmona ha anche voluto dare una "spiegazione" al fatto che la "voce altro tra i vaccinati abbia la percentuale più elevata", così come constatato anche in Sicilia, Calabria, e Campania. "La vaccinazione è partita il 27 dicembre con Pfizer - ha detto - il 10 febbraio è arrivato il vaccino Astrazeneca che, allora, poteva essere utilizzato esclusivamente per i soggetti con età compresa tra i 18 e i 55 anni, che appartengono proprio alla categoria 'altro' e, infatti, delle circa 6 mila dosi di Astrazeneca somministrate nella regione oltre 3.500 sono andate a persone che rientrano in questa voce". Inoltre, "il vaccino Pfizer inizialmente è stato inoculato sulla base di un portale che ha stratificato la popolazione secondo le diverse fragilità e cronicità e non solo del criterio dell'anzianità".





