Depositata in Aula dai gruppi di maggioranza UV, PCP, AV-SA e VdA Unie, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una risoluzione sul piano vaccinale Covid-19.
L'iniziativa impegna la Giunta regionale a porre in essere le opportune azioni nell'ambito del piano vaccinale nazionale, constatata la dimostrata capacità di attuazione del piano vaccinale regionale, a richiedere l'anticipazione delle forniture, anche in considerazione della limitata demografia regionale, finalizzata al tempestivo raggiungimento degli obiettivi di vaccinazione di massa.
La risoluzione sollecita il Presidente della Giunta a sottoporre al Presidente del Consiglio dei ministri queste necessità al fine di procedere in tempi rapidi alla campagna di vaccinazione anti-Covid della popolazione valdostana.
Infine invita i Parlamentari valdostani, di concerto con il Presidente della Giunta regionale a operare per il conseguimento di questo obiettivo. Nell'illustrazione, il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato: "Il piano regionale è costruito per vaccinare più di trentamila persone al mese, in modo da garantire la vaccinazione entro la fine di giugno all'80% della popolazione valdostana; attualmente però questa programmazione risulta fortemente ridotta dalla limitata fornitura di vaccini da somministrare. Bisogna procedere celermente: è un modo anche per alleviare le già pesanti conseguenze negative che i valdostani e tante attività economiche stanno fronteggiando".
Il Consigliere Andrea Padovani (PCP) ha dichiarato: "La privatizzazione della produzione dei vaccini sta determinando i ritardi nelle forniture. Dobbiamo sollecitare il Governo nazionale affinché metta in condizione il nostro Paese di produrre i vaccini di cui abbiamo bisogno; dobbiamo affermare con forza che vaccini e cure Covid devono diventare beni comuni".





