CRONACA - 25 febbraio 2021, 09:19

La 'stretta' aumenta, rigide misure anti-pandemia anche a Pasqua

La 'stretta' aumenta, rigide misure anti-pandemia anche a Pasqua

Regole e restrizioni anche per Pasqua con il nuovo Dpcm in arrivo il 6 marzo - il primo firmato dal premier Mario Draghi - e che resterà in vigore per un mese fino al 6 aprile. Norme e divieti dovranno arginare la diffusione del coronavirus in Italia e contrastare le varianti del Covid, mentre l'indice Rt si avvia a superare 1 e si attende domani l'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

Le restrizioni riguarderanno anche Pasqua e Pasquetta, domenica 4 aprile e lunedì 5 aprile, come ha sottolineato il ministro dela Salute, Roberto Speranza: "Non possiamo allentare le misure, non ci sono le condizioni epidemiologiche", ha detto ieri, giornata caratterizzata da 16.424 contagi e 318 morti, con un tasso di positività del 4,8%. Le parole di Speranza fanno ipotizzare il mantenimento delle chiusure per cinema, teatri, palestre e piscine, in un quadro caratterizzato da 25 zone rosse distribuite in cinque regioni e dall'introduzione della 'zona arancione rafforzata', dove alle regole tipiche della zona arancione si aggiungono ulteriori misure: la chiusura di scuole elementari, infanzia e nidi, il divieto di recarsi nelle seconde case, l'utilizzo obbligatorio dello smart working e la chiusura delle attività universitarie in presenza.

Il quadro delineato da Speranza è chiaro. "La cabina di regia evidenzia che per la terza settimana consecutiva si confermano segnali di tendenza ad un graduale incremento dell'evoluzione epidemiologica. L'incidenza settimanale supera la soglia di 200 casi per 100mila abitanti in tre regioni. E' lontana dal livello che consentirebbe l'identificazione e il tracciamento dei contatti sul territorio nazionale. Abbiamo le terapie intensive in cinque regioni sopra la soglia critica del 30%, mediamente a livello nazionale sono occupate al 24%. Negli ultimi giorni si consolida l'aumento complessivo del numero delle persone ricoverate", ha detto il ministro.

"L'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici nell'ultimo rilevamento è a 0,99, in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che va oltre 1. Dieci regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1, in aumento rispetto alla settimana precedente. Questo significa che l'Rt con le misure in vigore si avvia a superare la soglia di 1", ha aggiunto.

Tra le regioni maggiormente a rischio non figura la Valle d'Aosta ma, anche in virtù della recente sentenza della Corte costituzionale, la Giunta regionale aderirà strettamente alle norme anti pandemia.

red. cro.

SU