Ci sarebbe molto da scrivere sulla formazione del Governo Nazionale; indubbiamente il Professor Draghi ha notorietà e capacità da vendere ma si dovrà confrontare con un Governo a doppia trazione: da una parte il suo Team di tecnici, dall’altra i Politici a cui attentamente ha sottratto il “portafoglio” ma saldamente sono seduti nella stanza dei bottoni.
Tanti partiti, tante anime che vorranno far sentire la loro presenza con idee tanto diverse e idee che cambiano continuamente, leader di partito che incensano il Professor Draghi, scordandosi che solo nei giorni passati lo hanno attaccato violentemente, Grillo che con brutte parole commenta l’elezione del Professore alla BCE, Zingaretti che urla per il mai un Governo con i 5 Stelle o mai con i partiti della Destra, Salvini e Di Maio che dichiarano che l’unica salvezza per la nostra economia è l’uscita dall’euro, per il bene comune hanno cambiato idea. Ma per quanto tempo ci chiediamo, fino a quando riusciranno a farsi andare bene decisioni e programmi non decisi da loro?
Lo spauracchio, unico per tutti, sono le elezioni, molti resteranno a casa, dovranno ritornare ai loro lavori (chi ce l’ha) e dopo aver assaggiato il sapore del “potere” è molto difficile.
Il nostro Governo regionale non è da meno, è lo specchio del caos che regna a Roma anche se per la verità quello che sta succedendo a Roma in Valle d’Aosta è stato fatto in largo anticipo, la politica scelta dai Valdostani è stata messa da parte, per farlo si sono dovuti accumunare partiti diversi, movimenti e idee che in comune avevano ben poco, partiti che si sono presentati ai Valdostani con i loro programmi e che ora per amministrare sarebbero costretti a scendere a compromessi; una maggioranza che scricchiolava ancora prima di cominciare e gli scricchiolii non ci hanno messo molto a diventare vere e proprie crepe; la sinistra, quella vera, che non approva l’operato del Presidente della Giunta sull’anti decreto, il collegamento tra Ayas e Zermatt che scalda gli animi e ora, tanto per gettare un po’ di benzina sul fuoco, l’attenzione che l’assessore Morelli dedica alla tratta ferroviaria Aosta -Pré Saint Didier.
Non le viene contestata l’idea, ma il momento non è opportuno e sono i suoi stessi colleghi di maggioranza che hanno tanto dubbi. I Valdostani non capirebbero come in un momento così difficile per la nostra economia si possa pensare di spendere una montagna di milioni di euro per una tratta di scarso utilizzo e non di proprietà della Regione, anche se la proprietà della tratta non disdegnerebbe, non ha ancora provveduto a nessun stanziamento e il denaro in questione dovrebbe essere anticipato e “forse” un giorno restituito, chiaramente la ferrovia dovrebbe arrivare a Courmayeur e il collegamento dovrebbe essere con le grandi città e aeroporti, non è il momento, l’assessore ha tutti contro e non solo la minoranza.
Alberto Cirio, il Governatore del Piemonte, nei progetti del Recovery Fund ha inserito l’alta velocità fino a Ivrea, siccome il progetto prevede questo collegamento per tutte le città capoluogo di regione, non sarebbe più opportuna una collaborazione con il Piemonte per far arrivare l’alta velocità ad Aosta e risolvere l’annoso problema della ferrovia?
Abbiamo bisogno di un Governo regionale forte, che si occupi dei gravi problemi che in questo momento ci affliggono, salute, lavoro, economia, istruzione, cultura e non si perda in inutili diatribe interne, i Valdostani hanno bisogno di sentire che qualcuno pensa anche a loro, hanno bisogno di non sentirsi abbandonati, hanno bisogno di ritrovare quella fiducia nelle politica di cui hanno fortemente bisogno.





