ECONOMIA - 04 febbraio 2021, 07:16

In piazza ad Aosta 200 ristoratori e baristi, 'apriremo senza vincoli il 10 febbraio, vogliamo vivere'

In piazza ad Aosta 200 ristoratori e baristi, 'apriremo senza vincoli il 10 febbraio, vogliamo vivere'

Il malessere era nell'aria da mesi e si è concretizzato nella serata di ieri, mercoledì 3 febbraio quando circa 200 persone, tutti o quasi professionisti del mondo della ristorazione, si sono ritrovate in piazza Chanoux ad Aosta per la manifestazione 'Forchette e non forconi', organizzata da un gruppo di ristoratori valdostani.

"Il 10 febbraio noi apriamo anche la sera, nonostante i divieti della zona gialla, non per provocazione ma perchè non vogliamo morire di fame" hanno proclamato all'unisono i protestatari all'insegna dello slogan 'Forchette non forconi' anche per distinguersi da movimenti di lotta del recente passato.

"Siamo pacifici ma non remissivi; il fatto di stare fermi mentre tutti vanno avanti è estremamente penalizzante e non più sopportabile", ha detto Jean Claude Brunet, titolare della Vache Folle - il 10 febbraio è il giorno in cui il ristorante paga i suoi dipendenti. Questa manifestazione è nata dopo l'affronto dei conguagli Irpef a dicembre". Un problema evidenziato da molti è l'anticipo della cassa integrazione ai dipendenti: "Non riusciamo più ad anticipare 600 euro ogni mese per ognuno di loro". Tuttavia "se ci saranno segnali di riapertura di lì a breve saremo disponibili, aspettare un paio di giorni in più dopo un anno non ci cambierebbe molto".

Un altro ristoratore, Manuel Pagan, dal palco improvvisato ha posto l'attenzione sul diritto al lavoro previsto dalla Costituzione.

Il collega Paolo Louvin nel ribadire la necessità "di essere e restare indipendenti nele nostre azioni da chi ci ha diretto verso questa china mortale per l'economia" ha ricordato "l'assurdità di aprire a pranzo e tenere chiuso alla sera; cautele e prevenzione sono certamente necessarie ma non possiamo lasciar morire di fame quel mondo che fino ad oggi ha sorretto l'economia della Valle; la ristorazione, il turismo son il 'cuore' della nostra economia".

In molti hanno inoltre evidenziato il problema dei prodotti alimentari "che scadono nei frigoriferi".

Presenti in piazza, tra gli altri, esponenti di Lega, Pour l'autonomia e Fratelli d'Italia mentre non si è visto nessuno della maggioranza regionale né del Comune di Aosta.

Ha parlato poi anche Piero Roullet, storico albergatore di Cogne che ha invocato l'unità della categoria "oggi ancora troppo frammentata per ottenere veri risultati, dobbiamo lavorare assieme per evitare di fare il gioco dei politici; uniti possiamo portarci a casa delle belle soddisfazioni, da soli rischiamo solo di morire".

i.d.

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