Sono aumentate nel 2020 in Valle d'Aosta le truffe e le frodi informatiche, passate dalle 335 del 2019 a 359 del 2020; i casi di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (da 0 a 3) mentre sono diminuiti i furti (da 804 a 541) e le violenze sessuali (da 7 a 2). I dati emergono dal bilancio sociale del 2020 stilato dalla procura di Aosta.
Riguardo ai reati commessi tra le mura di casa, ha spiegato in conferenza stampa il pm Manlio D'Ambrosi, "la diminuzione non è per forza un dato reale e quindi un effettivo miglioramento rispetto a ciò che è accaduto l'anno precedente. Infatti "potrebbe essere dovuta al fatto che, soprattutto le violenze domestiche, difficilmente vengono denunciate. La convivenza forzata per un lungo periodo di tempo, laddove non si ha la possibilità per uscire e recarsi al lavoro e così via, ha determinato una netta diminuzione".
Più in generale, il numero complessivo di delitti in Valle d'Aosta è passato da 2.364 nel 2019 a 2.059 nel 2020, con un calo del 12,9%. Riguardo alla procura, l'indice di smaltimento dei procedimenti è migliorato, dal 91,76% al 94,82%.
Nel contempo risulta diminuito il tempo di definizione medio dei fascicoli, passato da 69 a 57 giorni. Le sentenze del tribunale sono state nell'11,1% dei casi di assoluzione, per il 22,9% di condanna, per il 27,9% di patteggiamento. Nel 14,8% i processi sono finiti con estinzione del reato e nell'8,9% con sentenza di non luogo a procedere per esito positivo della messa alla prova, istituto che sostiuisce la pena detentiva.