I ritardi nell'invio dei vaccini da parte di Pfizer stanno avendo ripercussioni in tutta Italia. A questo riguardo il gruppo consiliare regionale Lega VdA, con un'interrogazione ha chiesto oggi in Assemblea all'assessore regionale alla Sanità, Roberto Barmasse, se è in grado di garantire, nella finestra temporale di efficacia, la somministrazione della seconda dose vaccinale a tutti coloro che hanno già effettuato la prima dose.
Il capogruppo Andrea Manfrin, nel richiamare la riduzione della distribuzione di dosi vaccinali all'Italia da parte di Pfizer, ha detto: "Per la prima vaccinazione sono state inoculate dosi a 3600 persone: da quello che sappiamo sono rimaste soltanto 870 dosi per la seconda vaccinazione, che deve essere effettuata fra il 21° e il 41° giorno dalla prima. Rispetto alle indicazioni ministeriali di mettere da parte il 33% delle scorte, è evidente che i numeri non tornano. Chiediamo all'Assessore di fare chiarezza perché la preoccupazione è alta: la mancanza delle dosi necessarie per la seconda vaccinazione renderà inutile la prima".
L'Assessore Barmasse, ha replicato: "Le raccomandazioni del Commissario Arcuri di mantenere il 30% di dosi sono arrivate in ritardo, come al solito, quando il problema era ormai conclamato. Siamo comunque riusciti a mettere da parte il 30%, a cui si sommano 1170 dosi pervenute il 26 gennaio e quelle che arriveranno a inizio febbraio: queste dosi consentiranno di garantire ai soggetti che hanno già ricevuto la prima dose i richiami della vaccinazione entro i tempi raccomandati dalle aziende farmaceutiche".
Inoltre, secondo quanto comunicato dall'Usl VdA, l'Azienda sarà in grado di riprendere le somministrazioni secondo la programmazione sospesa a metà gennaio.
Il consigliere Manfrin ha evidenziato che "i numeri parlano chiaro: se i vaccinati sono 3600 e le dosi rimaste sono 870, alle quali si aggiungono le 1170 di cui parla l'assessore, evidentemente non riusciremo a coprire tutti i richiami. Chiedo all'Assessore di fare luce con chi gli fornisce i dati per arrivare a dare certezze e sicurezze a chi è stato già vaccinato per la prima dose".





