Promuovere l’inserimento socio-lavorativo dei soggetti con disabilità, ma non solo è l'obiettivo di una proposta di legge presentata dai gruppi regionali Lega e Pour l'Autonomie - primi firmatari Andrea Manfrin e Marco Carrel - che al tempo stesso incentiva iniziative educative, assistenziali e formative nonché azioni volte a favorire forme di benessere personale e relazionale.
Andrea Manfrin
In particolare la proposta di legge guarda alle attività indirizzate ai minor, quali agri-asili, agri-nidi, centri per l’infanzia con attività ludiche e di aggregazione mirate alla scoperta del mondo rurale e dei cicli biologici e produttivi agricoli, e ad adulti e anziani, quali alloggi sociali ("social housing") e comunità residenziali ("cohousing") improntate alla sostenibilità ambientale e alla bioedilizia, al fine di fornire esperienze di crescita e integrazione sociale.
«È una proposta che se approvata - precisa Andrea Manfrin, capogruppo della Lega VdA - porterà al riconoscimento, al sostegno ed alla promozione di una realtà, quella delle fattorie sociali, che in Valle d’Aosta esiste ma lavora nell’ombra, in maniera eroica e silenziosa, e che permetterà di dare nuova linfa e supporto ad un settore, quello della disabilità, troppo spesso trascurato".
L’agricoltura, dunque, è destinata, anche, a diventare "esperienza di vita, formazione, orientamento, socializzazione e crescita personale per i giovani che hanno bisogno di scoprire la fiducia in se stessi, esplorare nuove opportunità, sentirsi responsabilizzati, vedere i risultati del proprio lavoro ed entusiasmarsi per i risultati raggiunti".
Ma soprattutto come sottolinea Marco Carrel - capogruppo Pour l'Autonomie - la proposta mira a "dare nuova nuova dignità alla nostra agricoltura di montagna che torna, così, ad avere la giusta considerazione, soprattutto in questo difficile momento sociale. Questa legge che oggi presentiamo ha un obiettivo molto chiaro".
Infatti la proposta, se approvata, "riconoscere - come sottolinea Carrel (nella foto) - all'agricoltura un ruolo di inclusione, di condivisione, di crescita e perché no di agevolazione della mediazione tempo-famiglia. Oltre a dare un riconoscimento giuridico a tutte le realtà già esistenti sul nostro territorio, crediamo che sia importante permettere alle aziende agricole, assieme ai professionisti socio-sanitari, di presentare dei progetti che perseguano il fine di promuovere e valorizzare la nostra agricoltura attraverso l'inserimento lavorativo di soggetti disabili, l'alternanza scuola lavoro, la realizzazione di servizi socio-educativi per la prima infanzia".
Se la proposta diventerà legge, tutte le imprese che si iscriveranno all'elenco delle fattorie sociali verranno sostenute dalla Regione attraverso il riconoscimento del 5% del totale dei posteggi nei nuovi mercati al dettaglio in aree pubbliche e attraverso la possibilità di utilizzare in concessione il patrimonio regionale.
"L'agricoltura, attraverso questa legge - conclude Carrel - può diventare dunque uno strumento attraverso al quale si conosce il nostro territorio, si cresce e si affiancano terapie mediche, psicologiche e riabilitative".





