Gentile Direttore,
Girovagando su Google Maps, e percorrendo virtualmente il confine Italo-Francese, ho notato un fatto insolito: il confine tra i due Paesi è stato modificato e, ora, al posto della linea netta che vi era prima sul Monte Bianco vi è un’area tratteggiata che, se divenisse realtà, comporterebbe un’effettiva occupazione francese di territorio italiano e determinerebbe la perdita per noi della sovranità sulla regina delle montagne. Non credendo a qualcosa del genere mi sono documentato e pare davvero che i comuni limitrofi di Saint Gervais e Chamonix abbiano arbitrariamente deciso di occupare sulla loro carta la cima del Monte Bianco.
Mi chiedo come sia possibile che dei piccoli comuni possano occupare parte del nostro Paese e come mai in Parlamento non si parli di un fatto tanto increscioso e destabilizzante. La NATO si è già pronunciata a favore dell’Italia in questa disputa, ma la Francia non ha mai fatto marcia indietro e se è davvero possibile occupare il nostro Paese a colpi di matita su una cartina, temo per la nostra sovranità e per la nostra sicurezza.
Tutto il silenzio che ricopre questa vicenda mi rende inquieto. Che senso ha essere italiani se non esiste alcuna tutela verso ciò che la Storia ha decretato come nostro confine nazionale, e verso il Nostro popolo? L'Italia è così indifferente verso se stessa? Siamo davvero così deboli da non essere in grado di difenderci anche quando abbiamo la piena ragione per farlo?
Io credo che far valere i propri diritti sia un dovere, e mi auguro vivamente che la questione possa essere risolta. Che la Voce di una Nazione in piena rinascita alzi all’unisono il suo dissenso: giù le mani dall'Italia!
Gianpietro Guatelli
Risponde il Direttore:
Gentile sig. Guatelli, che dire? Faccio mie le Sue realistiche e preoccupanti osservazioni. Realistiche perchè raccontano un fatto ovvero l'occupazione, seppur virtuale, di una miniporzione dell'amministrazione d'Oltralpe della montagna più alta d'Europa la cui vetta guarda senza ombra di dubbio la Valle d'Aosta e dunque l'Italia. Preoccupanti perchè al di là delle belle parole, i Governi italiani non hanno mai fatto pesare la loro forza nella querelle pretestuosa ideata a tavolino dai francesi.
Ma neanche le comunità locali sono esenti da responsabilità: dopo che Chamonix mutò la propria toponomastica assumendo il nome di 'Chamonix-Mont Blanc', nel 2012 Comune e Regione pensarono di fare lo stesso per Courmayeur proponendo l'idea di un referendum ristretto ai residenti del paese per decidere se mutarne il nome in Courmayeur-Mont Blanc (o Courmayeur-Monte Bianco come propose qualcuno che forse ignorava il bilinguismo valdostano) '.
Il referendum si svolse nel 2014 e la proposta fu bocciata dagli stessi courmayeurens. Che oggi i cugini della Haute Savoie vogliano mettre il cappello sulla punta della montagna, è qualcosa che ci saremmo dovuti aspettare. PG.