"Entro metà gennaio, interventi urgenti di ristoro e una rapida riapertura entro metà gennaio per evitare il tracollo". E' quanto chiedono le Case da gioco italiane di Saint-Vincent, Venezia e Sanremo in un documento inviato al Governo Conte e al Parlamento.
Sulle possibilità di riapertura "esistono ampie garanzie di sicurezza facilmente verificabili dalle autorità sanitarie - segnala l'assessore regionale con delega alle Partecipate, Luciano Caveri - e tutte le misure già previste sono una garanzia. È ora di far ripartire le attività e per questo abbiamo deciso un fronte comune con precise richieste congiunte".
Al Governo e al Parlamento è chiesto "il formale avvio dell'iter per il riconoscimento a favore dei Casinò di specifici ristori commisurati alla reale perdita di fatturato, di standardizzare l'accesso alla Cassa Integrazione per la salvaguardia dei lavoratori delle Case da Gioco, di prevedere una revisione dell'impianto impositivo a carico delle Case da Gioco, segnatamente una riduzione dell'imposta sugli spettacoli (Isi) e una riduzione proporzionale della tassa di concessione governativa, nonché un nuovo classamento del rischio dell'attività del gioco d'azzardo all'interno di strutture controllate e monitorate come i Casinò pubblici per consentirne una tempestiva riapertura".