Oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati della Cabina di regia, ha confermato che la Valle d'Aosta, la Provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Campania e Toscana passeranno in zona gialla da domenica per scadenza dell'ordinanza vigente. Da giovedì 24 però per effetto del decreto di Natale l'Italia sarà rossa per tutti i festivi e prefestivi fino alla Befana, con i negozi, i bar e i ristoranti chiusi e il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro e salute. Dopo giorni di discussioni, il governo vara la nuova stretta per evitare che i pranzi e le cene delle feste facciano da detonatore per una terza ondata a gennaio e febbraio.
"L'indice di riproducibilità del virus è di nuovo salito - ammonisce il ministro Speranza - ed è perciò necessario, per arginare la risalita dei contagi, disporre la zona rossa".
Le misure sono contenute in un decreto legge di tre soli articoli che il Consiglio dei Ministri ha approvato dopo una lungo confronto all'interno del governo e con le Regioni. Una discussione che con l'avvicinarsi delle vacanze si è fatta sempre più tesa: all'insofferenza dell'opposizione che chiedeva all'esecutivo scelte chiare e rapide per dare agli italiani certezze il prima possibile, si è aggiunta quella della maggioranza, come ha fatto chiaramente capire il leader del Pd Nicola Zingaretti quando ha annunciato che, nel caso in cui il premier non avesse scelto la linea dura, il Lazio sarebbe andato per conto suo.
"Bisogna mettere in sicurezza il Natale, la zona gialla non basta più, è inutile girare attorno al problema. Rischiamo che gennaio e febbraio possano diventare drammatici".
LA CONFERENZA STAMPA DI CONTE





