ATTUALITÀ ECONOMIA - 04 novembre 2020, 08:10

Il divieto di spostamento tra Comuni spaventa chi deve fare i conti con il carrello della spesa

Il divieto di spostamento tra Comuni spaventa chi deve fare i conti con il carrello della spesa

Leggendo i commenti dei valdostani alle notizie sull'imminente lockdown in arrivo in Valle, ci si rende conto di come l'annunciato divieto di spostamento tra Comuni del territorio sia fonte di grande preoccupazione per chi, e non sono pochi, deve fare i conti con i soldi per la spesa.

In questo senso la frammentazione territoriale della Valle d'Aosta determina forti 'gap' economici: chi vive ad Aosta si vedrà costretto a recarsi unicamente in pochi supermercati e in negozi considerati 'proibitivi' dalle famiglie meno abbienti, che la spesa la fanno nei centri commerciali a basso costo. 

Peggio andrà a chi abita in piccoli comuni forniti da uno o due negozi di generi alimentari e generici, dove la scelta è limitata e i prezzi più alti che altrove.

Vi è ovviamente la possibilità di alternare i punti vendita tradizionali con gli acquisti online, particolarmente utili a condizione, ovviamente, che il servizio funzioni. Nel primo lockdown erano state tante le segnalazioni sul fatto che i siti di alcuni supermercati erano difficili da contattare e i numeri di telefono sempre occupati. Ma soprattutto, sono molto pochi i supermercati a basso costo che fanno servizio a domicilio, che inoltre ha un costo aggiuntivo che potrebbe vanificare il risparmio della spesa.

Lo scorso marzo, durante la prima 'clausura sanitaria', il Viminale disse 'sì' alla spesa in altro comune diverso da quello di residenza purché il negozio fosse il più vicino alla propria casa. Nessun cenno alla disponibilità economica delle famiglie. Ecco, forse in questo senso il Presidente Lavevaz potrebbe pensare a una deroga.

 

p.g.

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