Mondo Artigiano - 24 ottobre 2020, 09:39

Formazione sia al centro dell’agenda europea

Sergio Silvestrini, segretario generale CNA, ha incontrato in videoconferenza il ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola

Formazione sia al centro dell’agenda europea

“In questa delicatissima fase è stato possibile riscoprire un forte senso di identità europeo. Ci aspettiamo molto dall’Europa, ma anche dal Governo” ha detto Silvestrini che ha posto l’accento sul tema della formazione. “Nella formazione imprenditoriale serve un salto di qualità. E’ poi necessaria una sessione europea autunnale straordinaria interistituzionale, dedicata alle micro e piccole imprese, sulle reali opportunità e sull’efficacia delle politiche promosse a loro favore. Ci aspettiamo di dare il nostro contributo” ha aggiunto Silvestrini. Un confronto ritenuto indispensabile per affrontare e superare le nuove sfide imposte dalla crisi sanitaria, in termini economici e sociali.

Tra i temi affrontati, i fattori cosiddetti “aggregatori“ del Recovery Fund e le modalità con cui coinvolgere più facilmente le micro e piccole imprese.

La formazione

Le sfide legate all’istruzione e alla formazione delle nuove competenze sono fondamentali per la transizione digitale ed ecologica. Sfide che riguardano anche tutto il mondo imprenditoriale, le micro e piccole imprese. Su questo tema il ministro Amendola ha annunciato le linee che il Governo svilupperà: “possiamo parlare di una filiera unica dell’istruzione, dalla scuola dell’infanzia fino all’apprendistato. La nostra idea è di costruire una un progetto organico e razionale sul mondo delle imprese”.

Riforme strutturali e giustizia

Tra i temi affrontati nel corso del dialogo, anche le riforme strutturali dell’amministrazione e della giustizia. Riforme che il Paese attende da anni. “L’Italia è a un bivio – ha detto Silvestrini-. I nostri sforzi dovranno essere finalizzati a sfruttare l’occasione straordinaria del Piano Europeo “Next Generation EU” per tornare a crescere e migliorare la qualità della vita delle persone. In mancanza di un impegno in questo senso, il Paese è destinato a un inesorabile declino”.

Il Recovery Fund

Quanto ai tempi e alla capacità di impegno di spesa degli enti e degli organismi pubblici interessati per l’impiego dei 209 miliardi del Recovery Fund in favore delle micro e piccole imprese, CNA ha posto l’accento sull’effetto moltiplicatore e sulla modalità operativa con cui attivare le risorse. “Su questi aspetti non si dovranno registrare ritardi e ci aspettiamo la massima trasparenza” ha detto Silvestrini.

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