Salute in Valle d'Aosta - 16 ottobre 2020, 09:00

Sanità valdostana minacciata dal Covid, verso chiusura attività ospedaliere ordinarie

Il valore più alto di indice di trasmessibilità del virus si registra in Valle d'Aosta (1.53), seguita da Piemonte (1.39) e Provincia autonoma di Bolzano (1.32)

Sanità valdostana minacciata dal Covid, verso chiusura attività ospedaliere ordinarie

Com'era accaduto lo scorso marzo, quando negli ospedali 'Parini' e 'Beauregard' erano rimaste attive solo le urgenze ed erano stati sospesi terapie e interventi chirurgici programmati, presto potrebbe essere nuovamente sospesa in Valle l'attività ospedaliera ordinaria. Ieri si sono susseguiti incontri tra vertici dell'Usl e dell'assessorato della Sanità; nessuno si è sbilanciato a fare previsioni, ma la possibilità è concreta.  Intanto anche la clinica di Saint-Pierre si prepara ad accogliere una trentina di pazienti Covid: sono al lavoro per questo, seppur con un certo ritardo sui tempi previsit, i vertici di Usl e assessorato regionale della Sanità.

La questione preme perchè, secondo un monitoraggio condotto da ministero della Salute e Istituto superiore della sanità-Iss, la Valle d'Aosta è tra le dieci regioni con un rischio definito 'alto' per la tenuta delle terapie intensive in fase di emergenza acuta da coronavirus. Oltre a noi sono a rischio collasso Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana e Umbria.

Queste dieci regioni hanno una probabilità da alta a massima di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese; particolarmente a rischio sono la Lombardia e la Liguria.

Inoltre, se in 18 regioni il valore dell'indice di trasmissibilità Rt è sopra l'1, il valore più alto si registra in Valle d'Aosta con 1.53, seguita da Piemonte (1.39) e Provincia autonoma di Bolzano (1.32). Tre le Regioni con Rt pari a 1 o sotto 1. Si tratta di Basilicata (1), Calabria (0.94), Molise (0.83). 

p.g.

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