CRONACA - 21 luglio 2020, 18:12

Inchiesta Egomnia, i voti costano: 'le vecchiette che vogliono le sedie a rotelle te le porto a te eh...'

Quegli sms imbarazzanti dopo il successo alle Regionali, 'Renzinooo, tutto apposto...ci sentiamo presto e porta una bottiglia...'

Inchiesta Egomnia, i voti costano: 'le vecchiette che vogliono le sedie a rotelle te le porto a te eh...'

Sono estratte da un monte complessivo di circa 104 mila ore di registrazione, le migliaia di trascrizioni di intercettazioni effettuate in Valle d'Aosta dai carabinieri dal 2012 alla fine del 2018 e inserite nei faldoni delle inchieste 'Geenna' ed 'Egomnia' della Dda di Torino sulla presenza di un locale di 'ndrangheta in Valle d'Aosta.

Il 15 aprile 2019 - poco meno di tre mesi dopo il blitz che il 23 gennaio aveva condotto all'arresto di 16 persone nell'ambito dell'Operazione Geenna - il gip torinese Silvia Salvadori assegnò allo studio del consulente Alberto Tarricone l'incarico di tradurre e rendere comprensibile gran parte di queste intercettazioni.

Il 3 giugno scorso Eugenio Gramola, presidente del collegio giudicante nel processo 'Geenna' in corso al Tribunale di Aosta, aveva a sua volta affidato alla società cooperativa 'Sentoescrivo' di Milano le perizie su una serie ancora diversa di telefonate e intercettazioni ambientali, tutte effettuate nel 2018 e relative soprattutto ai rapporti tra alcuni indagati, presunti esponenti dei locali di 'ndrangheta di Aosta e San Giorgio Morgeto, con esponenti politici e candidati alle elezioni Politiche del marzo 2018 e alle elezioni Regionali del maggio di quello stesso anno.

Gli esiti delle perizie sui dialoghi intercettati confermano la grande superficialità di alcuni politici valdostani nel trattare accordi con pregiudicati o loro faccendieri; in diverse occasioni più di un candidato si è trovato in serio imbarazzo se non in evidente difficoltà di fronte all'arroganza e al cinismo di personaggi che poco o niente avevano da perdere nella compravendita dei voti. 

"Ascolta, domani mattina vedo le mie vecchiette, cosa gli dico? Che gli mandi un bacio?", chiede, a pochi giorni dal voto, un dipendente del Casino di St-Vincent e portavoce di un gruppo di possibili elettori calabresi a un candidato alle elezioni regionali del 2018 che risponde: "Ma digli che le bacio tutte, digli che le bacio tutte...". E l'altro, di rimando: "Pensa se vengono a romperti i c........ che una vuole la sedie a rotelle, vuole quello, vuole quello là, io te le porto da te dopo eh? Non rompere i c....... a me, dopo...". 

In altre occasioni, i presunti membri del locale aostano di 'ndrangheta mostrano disinvoltura e confidenza che, a chi non conosce i veri rapporti tra questi ed esponenti politici valdostani, posso sembrare inopportune.

Come l'sms inviato da Alessandro Giachino alle 19,59 del 20 maggio a Renzo Testolin. Da poche ore il futuro Presidente della Giunta è stato eletto alle Regionali e Giachino, indagato per associazione a delinquere di stampo 'ndranghetista, gli scrive: "Renzinoooo oh siamo qua con Tato (Marco Fabrizio Di Donato ndr), tutto apposto, ci sentiamo presto e porta una bottiglia...". 

Intanto il processo Geenna continua ad Aosta

Terminata con 12 condanne l'udienza preliminare a Torino, riprende giovedì 23 luglio il processo Geenna al tribunale di Aosta, quello in rito ordinario scelto da altri cinque imputati.

Accusati dal pm della Dda Stefano Castellani e imputati in Geenna sono Marco Sorbara, consigliere regionale sospeso; Monica Carcea, ex assessore al Comune di Saint-Pierre (sciolto nell'ottobre scorso per infiltrazione 'ndranghetista a seguito della relazione della Commissione antimafia), entrambi accusati di concorso esterno in associazione mafiosa; Nicola Prettico, consigliere comunale ad Aosta sospeso, Alessandro Giachino, dipendente del Casinò di Saint-Vincent e il ristoratore Antonio Raso, tutti e tre accusati di associazione per delinquere di stampo 'ndranghetista e quindi di essere membri della locale di Aosta.

p.g.

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