Sei volumi in formato PDF per un totale di 4394 pagine. Contengono migliaia di trascrizioni di intercettazioni effettuate in Valle d'Aosta dai carabinieri dal 2012 alla fine del 2018 e contenute nelle inchieste 'Geenna' ed 'Egomnia' della Dda di Torino; molte telefonate registrate dai carabinieri erano in stretto dialetto calabrese di diverse inflessioni, altre contenevano rumori di fondo e fruscii che rendevano difficile 'catturare' ed estrapolare una conversazione piuttosto che un'altra.
Così il 15 aprile 2019 - poco meno di tre mesi dopo il blitz che il 23 gennaio aveva condotto all'arresto di 16 persone nell'ambito dell'Operazione Geenna sulla presenza di un locale di 'nrangheta in Valle - il gip torinese Silvia Salvadori assegnò allo studio del consulente Alberto Tarricone l'incarico di peritare ovvero tradurre e/o rendere comprensibile l'enorme mole di intercettazioni realizzate in circa otto anni di indagini, altrimenti inutilizzabili.
Il consulente torinese è molto apprezzato negli ambienti giudiziari; si era occupato del delitto di Cogne trascrivendo in modo intelligibile alcune telefonate di Annamaria Franzoni. Fu un lavoro 'di fino' quella volta; adesso a Tarricone e ai suoi collaboratori è toccato Uno sforzo enorme, che ha richiesto oltre un anno di attività, terminata nel giugno di quest'anno: le perizie delle trascrizioni sono state depositate il 9 luglio scorso nei tribunali di Torino e di Aosta dov'è in corso il processo Geenna e costituiscono uno strumento dibattimentale fondamentale per accusa e difese: materiale investigativo che 'ridisegna' e chiarisce alcuni aspetti importanti dell'inchiesta Geenna e apre altresì scenari del tutto inaspettati, sino ad oggi, per l'inchiesta 'Egomnia' su presunti accordi elettorali illeciti tra personaggi della politica valdostana e presunti esponenti dei locali di 'ndrangheta di Aosta e San Giorgio Morgeto.
Non solo: il lavoro del team Tarricone evidenzia alcuni 'modus operandi' non prettamente ortodossi di diversi politici valdostani durante le campagne elettorali del 2015 (Comunali) e del 2018 (Regionali). L'impressione, leggendo le trascrizioni, è che da parte di una certa classe politica vi sia stata quanto meno grande superficialità e arroganza nel 'trattare' accordi con pregiudicati o loro emissari, così come censurabile è sicuramente il modo in cui esponenti di partito e amministratori pubblici discutono tra loro su strategie per 'eliminare' politicamente i loro avversari e su come utilizzare fondi e risorse.
Illuminante è un dialogo tra Nicola Prettico, consigliere comunale Uv sospeso, arrestato il 23 gennaio 2019 e imputato in Geenna, e un consigliere comunale di Aosta. Parlando di bilanci comunali, il collega e compagno di partito di Prettico ammette: "Ma sai cosa? Ci sono anche alcuni Comuni dove abbiamo fatto delle grandissime minchiate, eh..., proprio come sempre... in alcuni comuni facciamo andar le cose bene e altre male, però, secondo me, anche in Bassa Valle giocarci 'sta partita proprio da soli sempre, a Verres, Issogne, a Pont Saint Martin, vediamo poi se paga, Donnas...speriamo di non perdere i Comuni".
Intanto il processo Geenna continua ad Aosta
Terminata con 12 condanne l'udienza preliminare a Torino, riprenderà invece giovedì 23 luglio il processo Geenna al tribunale di Aosta, quello in rito ordinario scelto da altri cinque imputati. Accusati dal pm della Dda Stefano Castellani e imputati in Geenna sono Marco Sorbara, consigliere regionale sospeso; Monica Carcea, ex assessore al Comune di Saint-Pierre (sciolto nell'ottobre scorso per infiltrazione 'ndranghetista a seguito della relazione della Commissione antimafia), entrambi accusati di concorso esterno in associazione mafiosa; Nicola Prettico, consigliere comunale ad Aosta sospeso, Alessandro Giachino, dipendente del Casinò di Saint-Vincent e il ristoratore Antonio Raso, tutti e tre accusati di associazione per delinquere di stampo 'ndranghetista e quindi di essere membri della locale di Aosta.