Localizzate in luoghi molto panoramici, le miniere furono per anni, fonte di ricchezza per il paese e parte integrante della sua storia e di quella dei suoi abitanti. I complessi minerari che si sono sviluppati a La Thuile sono due: uno legato all’estrazione di piombo argentifero e l’altro, quello più produttivo, finalizzato all’estrazione di antracite per la produzione di carbone. Alcuni documenti testimoniano che l’estrazione mineraria cominciò già nel ‘500, mentre nell’800 nacquero le prime miniere di carbone a sfruttamento artigianale per soddisfare il fabbisogno locale della popolazione.
È però a partire dalla seconda metà degli anni ’20 che, con l’investimento di ingenti capitali, si avviò un vasto programma di sfruttamento del minerale e questa località, da piccolo villaggio agricolo di montagna, si trasformò in un centro minerario fino a raggiungere l’apice estrattivo nell’immediato dopoguerra. L’attività mineraria terminò nel 1966, quando a La Thuile avveniva una trasformazione radicale grazie allo sfruttamento di un altro elemento naturale, la neve, che le ha permesso di diventare l’importante località turistica internazionale che oggi tutti conosciamo.
Il racconto minerario di La Thuile è testimoniato da una serie di sentieri nei boschi, alcuni di questi fattibili anche con i bambini, che portano a vecchi edifici, sfiati di gallerie, resti di infrastrutture tecniche. Un percorso affascinate Miniere Granier è quello che porta alla miniera Granier dove è possibile vedere l’argano che veniva utilizzato per issare lungo un piano inclinato il carbone estratto nei livelli di coltivazione sottostanti e indirizzarlo verso la stazione di partenza dei convogli per Arpy. Da qui, mediante teleferica, il minerale raggiungeva Morgex per subire le prime lavorazioni, prima di essere inviato alla fabbrica siderurgica Cogne di Aosta.
Nella zona antistante alla galleria Granier si possono osservare anche i binari della ferrovia e i carrellini usati dai minatori per movimentare il minerale. Vicino alla miniera un tavolo con panche in legno invita ad una meritata sosta per fare un piccolo spuntino e nel frattempo contemplare il panorama sul massiccio del Monte Bianco che si staglia proprio di fronte.
Le fortificazioni, che si possono facilmente vedere percorrendo in estate i numerosi sentieri che dal paese portano in quota - che si vada verso il Colle del Piccolo San Bernardo oppure verso il Colle San Carlo-, testimoniano che, in epoca sabauda La Thuile fu un importante baluardo contro le invasioni che arrivavano dalla Francia, mentre i bunker sono lì a ricordare le cruente battaglie della seconda guerra mondiale.





