- 23 maggio 2020, 09:54

Confturismo: "Basta propaganda, ora servono i fatti per salvare il settore"

PRUDENZA IL CORONAVIRUS E' IN AGGUATO - Il presidente Patanè: "Sul turismo sono aperte ancora tante problematiche che noi come associazione avevamo anche indicato". "Risolvere il problema del distanziamento sociale per le compagnie aeree".

Confturismo: "Basta propaganda, ora servono i fatti per salvare il settore"

"Finora c'è stata molta propaganda, speriamo che la propaganda finisca e comincino i fatti. Sono passati vari mesi e la situazione è sempre peggiore. Sul turismo sono aperte ancora tante problematiche che noi come associazione avevamo anche indicato, in particolare sul turismo organizzato che è stato abbastanza dimenticato nel decreto ma non solo". A dirlo è il presidente di Confturismo Confcommercio Luca Patanè.

"In primis il bonus vacanze - ribadisce - non risolve alcun che nei problemi delle aziende, e oltretutto è in funzione di un credito di imposta, e non servirà a un grande rilancio. Il secondo punto è che le aziende stanno cercando di resistere in un momento difficilissimo in cui i dipendenti non hanno avuto ancora le casse integrazione e abbiamo dovuto anticipare gli importi perché altrimenti le persone non vivono. Poi il problema della liquidità delle banche. Insomma pur essendoci una precisa volontà di finanziare le imprese e il mercato in questo momento si vede poco e la condizione delle aziende comincia a essere molto pesante. Poi c'è l'effetto domino che è il più preoccupante: insolvenze, piccoli fornitori che saltano, altri che non pagano". Il terzo punto è quello del social distancing che è fondamentale che sia tolto secondo Patanè, a cominciare dalle compagnie aeree.

"Non possono avere così una ripresa e uno sviluppo, nessuno può volare con gli aerei mezzi vuoti, è un problema molto serio e mi piacerebbe che ci fosse una soluzione "europea". Si decide che si prende la temperatura, si vola con la mascherina, il sistema di areazione degli aerei è come quello delle sale operatorie ma non possiamo pensare che ci sia il social distancing a bordo. Saranno danneggiati tantissimo il Sud e le isole, che sono anche i più impattati dalle vacanze estive. E a cascata il problema sarà anche sulle spiagge, negli alberghi. Io spero che nei prossimi giorni vengano decise misure più radicali da questo punto di vista e che si decida una strada europea. Inutile che da noi ci sia il posto vuoto sull'aereo e sugli aerei francesi no".

"Non dobbiamo dare vantaggi ai nostri competitor stranieri e dobbiamo lavorare sulla sostenibilità del business. Altrimenti nei prossimi mesi avremo un enorme problema sociale di povertà di disoccupazione e poi lo Stato finisce i soldi da dare" conclude.

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