Consiglio Valle Comuni - 08 maggio 2020, 12:05

Donnas: Presentato dal gruppo Libertà Partecipazione un pacchetto di misure anti-crisi

PRUDENZA IL CORONAVIRUS E' IN AGGUATO - COMUNICAZIONE POLITICA AUTOGESTITA GRUPPO LIBERTA' PARTECIPAZIONE

Donnas: Presentato dal gruppo Libertà Partecipazione un pacchetto di misure anti-crisi

Presentato un pacchetto di misure anti-crisi, nessuno a Donnas deve essere lasciato solo. Dopo oltre due mesi, il consiglio comunale di Donnas si é tornato a riunire, come ovvio ci saremmo aspettati delle proposte per far fronte all'emergenza COVID-19, che ha già pesantemente colpito 48 famiglie nel nostro paese, numeri allarmanti rispetto ad altri comuni, e sta pesantemente colpendo anche le nostre le attività economiche , ed invece, con nostra sorpresa e rammarico l'unico atto in discussione era l'aggiornamento del regolamento IMU ai dettami di legge e alcune comunicazioni generiche del Sindaco sull'emergenza sanitaria.

Al momento il comune ha posticipato le scadenze, ma non ha previsto l'annullamento dei tributi e si è limitato ad utilizzare i fondi statali, già esauriti da diversi giorni. Una situazione che ci ha obbligati ad intervenire immediatamente chiedendo l’iscrizione urgente di diverse proposte, per sostenere la nostra comunità. Le difficoltà delle famiglie e delle attività economiche non possono attendere dei mesi. In una crisi drammatica come questa, ognuno deve fare la propria parte e aggiungere risorse economiche a quelle già stanziate e ad altre che probabilmente prevederà il Governo nazionale e la Regione al fine di rendere concreta la solidarietà e sostenere la speranza della ripartenza, dunque abbiamo avanzato le nostre proposte. Per la cittadinanza abbiamo chiesto:

1. Rifinanziare immediatamente, con fondi comunali, il FONDO DI SOLIDARIETA' ALIMENTARE COMUNALE che ha esaurito i fondi statali (€ 13.425,66) per continuare ad erogare nei prossimi mesi generi alimentari o prodotti di prima necessità ai cittadini aventi diritto. Per le attività economiche locali abbiamo chiesto:

1. Il riconoscimento di un contributo, una tantum di 1.000 euro cadauno, alle imprese artigianali, commerciali, industriali e di servizi, che in questo periodo di restrizioni si sono ritrovate a dover sospendere la propria attività lavorativa subendo, delle ingenti perdite economiche (ad esempio per finanziare per l’acquisto di dotazioni per lo svolgimento dell’attività in condizioni di sicurezza, ivi comprese le attività di sanificazione degli ambienti di lavoro, al fine della tutela della salute pubblica o per aumentare la digitalizzazione dell'attività, e-commerce, delivery).

2. Permettere agli esercenti pubblici locali, che ne faranno richiesta, di poter usufruire dello spazio antistante l’attività commerciale gratuitamente, in deroga al regolamento. 3. Abolire il pagamento della Cosap (canone di occupazione del suolo pubblico) per l'anno 2020 per sostenere il commercio.

4. Abolire l’imposta di soggiorno per tutto il 2020 per sostenere il turismo.

5. Ridurre la parte variabile della Tari a favore di tutte quelle attività che hanno subito la chiusura forzata, specialmente bar, ristoranti, pizzerie e che di conseguenza non hanno prodotto alcun rifiuto e non usufruiscono del servizio. 6. Rilanciare gli investimenti, ora inesistenti, coinvolgendo le imprese locali. Abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale l'impegno immediato ad attivare le risorse già disponibili per concretizzare queste proposte, utilizzando il copioso avanzo di amministrazione, in previsione 605.000 euro ed i proventi delle concessioni edilizie 24 mila euro, ora utilizzabili ai sensi del DL "Cura Italia" convertito in legge, ed anche utilizzando le risorse del bilancio 2020, rivedendo in riduzione le relative voci di bilancio e, al tempo stesso, rimodulando altre, si potrebbero ricavare ulteriori decine di migliaia di euro.

Molte spese infatti legate alla spesa corrente, a causa delle restrizioni normative non sono state spese e non lo saranno per diversi mesi: i fondi per manifestazioni e attività correlate, il costo per la mensa scolastica, luce acqua e riscaldamento di scuole e altri edifici pubblici, somme non spese per il funzionamento del Consiglio comunale, rimborsi ai datori di lavoro della Giunta comunale e i fondi non utilizzati per tutti i servizi comunali sospesi a causa delle norme sulla quarantena.

Ed inoltre, seguendo l'esempio di altri comuni, con un taglio del 30% alle indennità di Giunta e dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, a partire da marzo e per tutto l’anno 2020, si potrebbero ricavare oltre 15 mila euro. Noi intanto abbiamo fatto la nostra parte, destinando i nostri gettoni di presenza da tutt' oggi fino a fine legislatura, che normalmente destinavamo a scuole e all’informazione, un totale di circa 300€ a Consiglio, ai Volontari del Soccorso di Donnas, per l'acquisto di generi di prima necessità da destinare ai cittadini di Donnas. Il sindaco nella sua replica ha raccolto parte delle nostre sollecitazioni, ma ciò che ci preoccupa sono le tempistiche che ci sono state presentate, non compatibili con una crisi in corso, e dire che di soldi ce ne sono tanti.

Innanzitutto c’è stato comunicato che per rifinanziare il fondo di SOLIDARIETA' ALIMENTARE COMUNALE, utilizzeranno unicamente i 6 mila euro provenienti dalla Regione, metà di prima, una cifra che non potrà soddisfare nemmeno la metà delle famiglie bisognose. Con la stessa finalità verrà creato un conto corrente gestito dalle associazioni del terzo settore, patrocinato dai Comuni di Donnas e Pont-Saint-Martin, in cui a versare però saranno i cittadini. Sull’abolizione di Cosap e imposta di soggiorno, il sindaco ritiene che non ci sia fretta nell’assumere una decisione, mentre sulla proposta di ridurre la Tari alle attività commerciali e di lasciar loro usufruire gratuitamente lo spazio antistante, il primo cittadino, fortunatamente, si è detto d’accordo e che gli uffici stanno verificando come operarla.

Per quanto riguarda la proposta di ridurre l’indennità di Giunta del 30% fino a fine anno, il Sindaco ha risposto che i membri hanno già destinato del denaro in totale anonimato ad alcuni enti del terzo settore, ma senza citare cifre, e non ritengono quindi applicare le riduzioni. Ed infine alla richiesta di dare una tantum 1.000 euro alle attività economiche di Donnas, danneggiate dalla crisi, il sindaco ha risposto che risulterebbe poco prudente farsi prendere dalla frenesia, perché questa iniziativa potrebbe sommarsi ad altre statali e regionali.

Una dichiarazione incomprensibile, perché il fatto di poter cumulare questo contributo a fondo perso ad altre iniziative è esattamente ciò che serve per avere una certa utilità. 

I Consiglieri Fabio Marra e Annalisa Fantolin, Lea Costabloz, Paola Dalle

SU