Il primo aprile, UILTuCS, Filcams e Fisascat, hanno ricevuto informazioni e avuto un confronto con Conbipel, relativamente alla richiesta si utilizzo della Cigd – di cui all’art. 22 del Dl 18/2020, secondo le modalità di cui al Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 24 marzo 2020, e della Circolare Inps n. 47/2020. In Valle d'Aosta sono interessate una dozzina di lavoratori.
Raffaele Statti
"L’impresa - precisa Raffaele Statti, segretario UilTuCs VdA - ha annunciato che farà ricorso alla cassa integrazione in deroga, per un periodo di 9 settimane, con inizio dal 9 marzo 2020, per tutto il personale di tutte le unità produttive".
L’impresa ha aggiunto che il ricorso alla cassa integrazione in deroga riguarderà complessivamente 1741 lavoratori.
L’impresa a precisato poi che non verranno utilizzati giorni di ferie e/o altri istituti maturati e residui prima dell’utilizzo a livello individuale della cassa in deroga; tali giorni rimarranno, pertanto, disponibili per utilizzo futuro, anche secondo quanto previsto dal Cia.
Inoltre, gli importi previsti dalla cassa integrazione saranno erogati in forma diretta dall’Inps.
La società, per favorire la riscossione dell’indennità di cassa da parte dei dipendenti anticipatamente rispetto alle tempistiche dell’Inps - si legge in una nota sindacale - si è resa disponibile ad applicare, quanto stabilito dalla convenzione stipulata il 30 marzo 2020 tra l’Abi e le parti sociali.
Infine, l’anticipazione da parte dell’impresa di spettanze maturate in capo al lavoratore in ragione dell’avvenuta richiesta di ammissione al concordato preventivo non è stata negoziabile.