"I detenuti ammessi alla detenzione domiciliare nel carcere di Brissogne sono nove e dovrebbero essere trasferiti in questi giorni nelle loro abitazioni". A dirlo è il Garante valdostano per i detenuti, Enrico Formento Dojot, che ieri ha sottoscritto l'appello dei Garanti territoriali al Presidente della Repubblica, al Parlamento, ai aindaci e ai Presidenti delle Regioni per chiedere ulteriori misure di riduzione di detenuti nelle carceri italiane.
"Alla Casa circondariale di Brissogne non risultano contagi do coronavirus fra detenuti e agenti di polizia penitenziaria- conferma il Garante - ma proprio per mantenere questo ottimo trend esorto una riduzione della popolazione carceraria sostitendo dove possibile la cella con la detenzione domiciliare".
Inoltre, sono stati ampliati i colloqui telefonici fino a quattro a settimana, gratuiti per gli indigenti. Sono state anche ampliate le fasce orarie delle videochiamate. A 107 detenuti in stato di bisogno è stata erogata una provvidenza regionale di 70 euro mensili e, in relazione alle norme di prevenzione da contagio Covid-19, il penitenziario è stato doato di termoscanner per la rilevazione della temperatura. "Rimarco la mia vicinanza e il mio ringraziamento ai detenuti a Brissogne per il senso di responsabilità che stanno dimostrando in una situazione molto difficile, aggravata dallo stato di restrizione della libertà - aggiunge Formento Dojot - voglio anche confermare il mio impegno in quanto Garante valdostano: sto monitorando la situazione, tenendomi in costante contatto con il Provveditorato regionale e la Direzione e operando in stretta sinergia con i colleghi regionali e il Garante nazionale. Un doveroso ringraziamento va anche a tutto il personale dell'Istituto, che sta gestendo un'emergenza assai complessa".





