ATTUALITÀ - 24 marzo 2020, 17:00

Inva precisa su articolo “Non c’è campo”, con il coronavirus tanti, troppi, valdostani si sono accorti di essere sconnessi

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Inva precisa su articolo “Non c’è campo”, con il coronavirus tanti, troppi, valdostani si sono accorti di essere sconnessi

Facendo seguito all’articolo pubblicato sulla pagina Web del quotidiano “valledaostaglocal.it” il 23 marzo u.s., al fine di fornire alcuni dati oggettivi all’autore dell’articolo, che ha espresso giudizi taglienti e senza alcun tentativo di approfondimento con i referenti della Società INVA e della Regione, colpevoli a suo dire di mantenere la popolazione valdostana nell’oscurità della mancanza di campo, si riportano di seguito alcune precisazioni che Le chiediamo di pubblicare.

E’ assolutamente vero che la Regione per tramite della società in house INVA SpA in questi anni si sono occupati di realizzare reti in fibra ottica sull’intero territorio regionale, con una estensione di circa 700Km, per contro tali reti di dorsale devono, per norma, essere utilizzate dagli operatori di telecomunicazione per erogare i servizi all’utenza.

Nel 2016, con ampio anticipo rispetto al completamento dei lavori di realizzazione dell’intera infrastruttura, la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha avviato la manifestazione di interesse per concedere l’utilizzo delle fibre ottiche agli operatori di telecomunicazione, in modo da permettere loro l’avvio della pianificazione e successiva progettazione delle nuove infrastrutture di rete di accesso in banda ultra larga.

Alla manifestazione di interesse hanno risposto e contrattualizzato 6 operatori di livello nazionale/internazionale e un operatore di livello regionale avviando le progettazioni delle nuove reti di accesso in banda ultra larga. Parallelamente per rispondere con celerità alle esigenze della pubblica amministrazione locale, la Regione sempre col supporto tecnico di INVA (in qualità di operatore di telecomunicazioni per la pubblica amministrazione) ha acceso i servizi in Banda Ultra Larga per tutti i Comuni e le Unités des Communes del territorio.

Inoltre INVA con investimenti propri, ha realizzato una propria rete in fibra ottica prevalentemente nel Comune di Aosta con la quale garantisce connettività in banda ultra larga alle sedi dei propri Soci (comune di Aosta, USL della Valle d’Aosta, Presidenza del Consiglio Regionale, Corecom, Università della Valle d’Aosta e 15 sedi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta). Tale rete è attiva da più di un triennio ed ha garantito, sino ad ora, servizi senza interruzione ad alta affidabilità e con garanzia di banda a tutta la pubblica amministrazione ed a costi che sono circa il 50% dei costi per servizi equivalenti disponibili sul listino CONSIP.

Per dare un immediato riscontro anche alla cittadinanza e permettere agli utenti di accedere ai servizi digitali di internet in banda ultra larga, a valle di una specifica autorizzazione rilasciata dalla Commissione Europea – Direzione generale per la concorrenza, è stata realizzata inoltre una rete di accesso WiFi con 600 hot spot collegati in fibra ottica e distribuiti in tutti i Comuni del territorio. In questo periodo di criticità, i punti di accesso in banda ultra larga, posizionati su indicazione delle singole amministrazioni locali, sono stati resi accessibili senza limitazione a tutta l’utenza registrata.

Ciò premesso, le attività di potenziamento delle infrastrutture di accesso ai servizi digitali sul territorio della regione da parte degli operatori di telecomunicazioni, sono sicuramente da completare, migliorare e integrare, per contro tali attività sono, per norma, a carico degli operatori stessi che, in qualità di aziende private che operano sul mercato, privilegiano sempre e comunque le aree di maggior ritorno economico e/o di immagine.

Un’azione significativa in quest’ambito è sicuramente quella legata al Piano Nazionale per la Banda Ultra Larga, gestita direttamente dal Ministero delle Sviluppo Economico per tramite della propria società in house Infratel Italia SpA che ha appaltato alla società OpenFiber SpA, per la realizzazione della nuova rete di accesso in fibra ottica.

La nuova rete di accesso che parte dalle dorsali posate dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta raggiungerà la maggior parte delle unità immobiliari dei territori inclusi nelle aree a fallimento di mercato. Da precisare che tale progetto avrebbe dovuto completarsi a fine anno 2020, ma recentemente il MISE e Infratel hanno ripianificato il completamento nel 2022.

Nonostante la complessità della materia con le specifiche regole, si auspica di aver contribuito a fornire, a lei e ai suoi numerosi lettori, un quadro complessivo dei ruoli e responsabilità dei diversi attori in questo settore. Inoltre si vuole evidenziare come, in momenti di criticità come quello che stiamo vivendo a causa del COVID-19, la diffusione notizie imprecise, incomplete e fuorvianti, non aiuta sicuramente nessuno a migliorare la situazione.

Qualora lo ritenesse utile, per ulteriori precisazioni, la invitiamo a relazionarsi con i referenti dell’Amministrazione regionale o della società INVA, che potranno fornire ulteriori dettagli sull’argomento.

Firmato

Il coordinatore del dipartimento innovazione e agenda digitale della Regione Autonoma Valle d'Aosta – Marco MIGNACCO

Il direttore generale di INVA S.p.A. – Enrico ZANELLA

Grazie Signori Mignaccio e Zanella grazie per le precisazioni che nulla aggiungono e nulla tolgono ma confermano quanto scritto dall'autore che ha espresso 'taglienti giudizi' in base all'esperienza sul campo. Provate a chiedere a quei manager costretti a lavorare da casa ma non riescono al collegarzi con l'azienda; oppure agli studenti che non possono seguire le lezioni.(chi fosse interessato a leggere l'articolo clicchi qui)

Riporto parte delle ragioni alla base della costituzione dell'In.Va: "....IN.VA., società inhouse della Regione Autonoma Valle d'Aosta, del Comune di Aosta e dell'Azienda USL Valle d'Aosta, opera nel settore ICT (Information and Communication Technology) e progetta e realizza sistemi informativi per i propri azionisti.

La società è a servizio dei suoi soci, verso cui eroga servizi tecnologici e servizi al cittadino, cercando il più possibile di replicare soluzioni compatibili e condivise. 

Ha maturato, nel corso del tempo,  una buona conoscenza delle esigenze e delle logiche di trasformazione dei propri clienti nel settore pubblico, oltre a competenze negli ambiti organizzativi, progettuali, implementativi e gestionali dei sistemi informativi pubblici e dei nuovi servizi al cittadino, anche e soprattutto in ambito socio-sanitario.

Negli ultimi anni ha potenziato la propria offerta nella progettazione e realizzazione di sistemi informativi; nell'assistenza e gestione di reti, apparecchiature e infrastrutture tecnologiche; nella gestione dei programmi complessi e nella predisposizione di interventi di consulenza direzionale, oltre che nella manutenzione dei sistemi informatici e nell'erogazione di servizi innovativi al cittadino".

Forse l'IN.VA ha perso di vista il fatto che i suoi soci sono i Valdostani e quindi ai suoi soci, attraverso chi rappresenta i Valdostani nelle diverse Istituzioni, dovrebbe farsi carico dei problemi dei Suoi Veri Soci, ovvero i Valdostani, e non solo farsi occuparsi dei problemi dei soci giuridici. Scusate le ripetizioni. pi.mi.

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