Anche Lorenzo Seminatore, 20enne piemontese morto di anoressia a Torino due settimane fa, aveva respirato per mesi l'aria di montagna nell'ex colonia Olivetti immersa nella quiete di un bosco di larici e abeti in Val d’Ayas. Lui non ce l’ha fatta, ma sono sempre di più i giovani che nella Struttura residenziale psichiatrica Dahu di Brusson - imponente edificio ristrutturato a destinazione sociosanitaria, perfettamente integrato nella natura alpina - dopo un percorso di cura e riabilitazione hanno ritrovato sé stessi e la voglia di vivere.
Il Dahu è uno dei migliori centri specializzati nei trattamenti dei disturbi del comportamento alimentare; può ospitare sino a 35 pazienti afflitti da anoressia, bulimia e obesità allo stato più grave e accoglie soprattutto giovani dai 14 ai 30 anni provenienti da tutto il territorio italiano. Lorenzo era uno di loro; al termine di un ciclo di cure aveva lasciato la struttura ma una volta tornato a Torino il male che lo affliggeva dall’età di 14 anni lo ha vinto per sempre. La notizia della sua morte ha rattristato gli operatori del Dahu, ma bisogna guardare avanti perché sono tanti i ragazzi che hanno bisogno di aiuto.
Guidata dallo psichiatra Ugo Zamburru, direttore sanitario, un'équipe di psicologi, psichiatri, nutrizionisti, infermieri, dietisti ed educatori svolge un programma integrato che affronta in maniera intensiva le diverse patologie. Il programma giornaliero è vario ma improntato al necessario rigore: dopo la colazione, inizia la terapia; il pranzo è alle 12, la cena alle 19 e nel pomeriggio gli utenti posso proseguire il programma terapeutico o dedicarsi ad attività varie. Il Dahu può dunque rappresentare il proseguimento terapeutico in ambiente protetto di una degenza ospedaliera acuta, oppure, ed è ciò che avviene più spesso, un'alternativa al ricovero stesso. La durata della degenza varia di norma dai sei mesi a un anno. e l'accesso alla struttura viene stabilito dall’équipe dopo una valutazione sanitaria da parte dei servizi territoriali delle Asl e un confronto con le famiglie dei possibili degenti.
"All’ingresso del paziente si effettua un colloquio individuale che scaturisce in una valutazione multidisciplinare - spiega Zamburru - ovvero clinica, nutrizionale, psicologica e psichiatrica".
Il programma terapeutico riabilitativo può essere potenziato in funzione di trattamenti personalizzati, perchè per le patologie alimentari non esistono una diagnosi e una terapia 'standard' e le condizioni psicopatologiche gravi di molti pazienti del Dahu spesso richiedono l’effettiva presenza e il lavoro di un’équipe multidisciplinare, anche perchè l'indice di massa corporea di alcuni degenti è così basso al punto che la presa in carico è spesso rifiutata in altre strutture con la medesima mission. Il ricovero di persone afflite da disturbi così gravi è invece possibile a Brusson per l'adozione di protocolli sanitari di monitoraggio e routine di alto livello e per la vicinanza con il punto emergenza di Aosta.
"Il Dahu è un'eccellenza, come altre strutture in Valle d'Aosta - ha commentato l'assessore regionale alla Sanità, Mauro Baccega (foto a lato) dopo una recente visita alla struttura - che ospita ragazzi che si devono confrontare con la grave patologia dell'anoressia e non solo". L'assessore si dice lieto del fatto che "le nostre eccellenze socio sanitarie, ancorchè accreditate, siano evidenziate dai media nazionali".
La comunità terapeutica Dahu è articolata in quattro aree: 35 posti letto per la cura dei disturbi del comportamento alimentare, 10 posti letto per pazienti adolescenti e giovani adulti, 12 posti letto per pazienti psichiatrici e 20 posti letto per la cura di pazienti stabilizzati ma che non sono in grado di gestirsi in autonomia.
"Ho riscontrato grande efficienza e professionalità di alto livello - conclude Baccega - dove sono affermati i servizi medico, psicologico, dietistico, infermieristico, il sevizio Oss,educativo e riabilitativo. Una buona collaborazione con la struttura sanitaria preposta e coordinata dalla dottoressa Beoni completa i servizi di eccellenza".