CULTURA - 20 febbraio 2020, 17:41

Pont Saint Martin: Un francobollo celebra la 110/a edizione del Carnevale storico

Oggi 20 febbraio 2020 è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Festività” dedicato al Carnevale di Pont-Saint-Martin, nella 110° edizione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€

Pont Saint Martin: Un francobollo celebra la 110/a edizione del Carnevale storico

La vignetta, raffigura una serie di elementi rappresentativi del Carnevale di Pont-Saint-Martin: San Martino a cavallo, il diavolo e la corsa delle bighe; sullo sfondo l’omonimo ponte romano e i fuochi d’artificio che chiudono lo storico carnevale.

Ne sono stati tirati cinquecentomila esemplari dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. su bozzetto di Fabio Abbati. Completano il francobollo la leggenda “110° CARNEVALE PONT- SAINT MARTIN” la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.   L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio Postale di Pont-Saint-Martin.

Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione è stato realizzato anche un folder in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al costo di 15€.  Si tratta di una bela e diffusa promozione ella Valle.

 

Il Carnevale di Pont-Saint-Martin (Valle d’Aosta), le cui origini hanno radici nel XIX secolo, appartiene al genere delle rievocazioni storiche che, partendo da fatti reali o leggendari, hanno assunto la caratteristica di rappresentazioni spettacolari.

Nella sua odierna rappresentazione, risalente al 1910, nel Carnevale di Pont-Saint-Martin sono presenti gli elementi ancestrali comuni a tutti i Carnevali: il fuoco, il mascheramento, il banchetto, la trasgressione, la competizione, ma anche temi tipici originali. I primi di questi elementi si concretizzano nel rogo del Diavolo, nella preparazione e nella distribuzione alla popolazione di enormi quantità di fagioli grassi, nella parata dei carri allegorici e nella corsa delle bighe.

Il tema che dà corpo alla tradizione tipicamente ponsammartinese nasce dalla leggenda che attribuisce al Diavolo la costruzione del ponte romano del I secolo a.C. che attraversa il torrente Lys sull’antica strada delle Gallie.

Secondo la leggenda gli abitanti del borgo si rivolsero a San Martino, di passaggio a Pont-Saint-Martin, preoccupati perché l’ennesima piena del torrente aveva travolto la fragile passerella che in quel tempo collegava le sponde del torrente Lys. Il Santo assicurò una soluzione. Interpellò il demonio. I due si accordarono: il maligno avrebbe provveduto all’erezione di un solidissimo ponte in pietra purché gli fosse concesso di portare con sé all’inferno chi per primo l’avesse attraversato. In una sola notte il Diavolo innalzò lo splendido arco. Ad opera compiuta, San Martino si recò presso il ponte, prese un pane, lo gettò verso l’altra sponda e liberò un cane affamato che teneva avvolto nel mantello. L’animale si lanciò sul ponte e passò così per primo. Il Diavolo, ingannato e schernito, dopo aver fatto a pezzi il povero animale, scomparve per sempre.

Oltre al Diavolo e San Martino, personaggi centrali del gruppo storico, il Carnevale mette in scena un folto gruppo di figure riferite, nei ruoli e nei costumi, allo storico passaggio dell’esercito romano in Valle d’Aosta: il console, i tribuni, i legionari, il corpo di guardia del ponte romano. Sono presenti anche i Salassi, gli antichi abitatori della Valle annientati dai colonizzatori romani.

Protagonista femminile è la Ninfa del Lys, personaggio tratto dalla leggenda della bella fata maligna scacciata dalla popolazione della valle di Gressoney e scesa a valle sulle acque del torrente Lys. Quando la fata comparve a Pont-Saint-Martin sulla cresta di una gigantesca ondata, il popolo la supplicò di risparmiare il ponte. La bella si abbassò e il ponte fu salvo.

 Il volto della bella fata si rivela al pubblico la sera del sabato grasso nel corso della cerimonia di presentazione del Carnevale dell’anno, a cui fa seguito una fiaccolata con spettacolo pirotecnico sul ponte romano. La banda musicale di Pont-Saint-Martin precede il corteo storico eseguendo l’inno del Carnevale. Le giovani ancelle che accompagnano la Ninfa, la scortano e l’aiutano nel lancio delle mimose durante la parata dall’alto del carro che rappresenta l’ondata del Lys.

Il mascheramento e il travestimento sono i fondamenti del gioco del Carnevale, un gioco in cui la trasgressione e il rovesciamento dei ruoli trovano la loro massima espressione. Il pomeriggio della domenica le vie del paese sono invase da centinaia di persone, bambini organizzati dalle scuole con i loro genitori e nonni, gruppi mascherati appartenenti alle diverse “insulae” e alle varie associazioni locali, in vena di scherzi e desiderose di sfrenata allegria.

All’inizio del secolo era tradizione che le feste carnevalesche si aprissero con un banchetto offerto in piazza alla popolazione. La consuetudine si è mantenuta e ancora oggi il lunedì mattina in piazza 1° Maggio si procede alla cottura e alla distribuzione dei fagioli grassi. La fagiolata è tra le manifestazioni più antiche del Carnevale di Pont-Saint-Martin.

 A partire dal 1985 ha ottenuto sempre maggiore successo una singolare competizione che si svolge il lunedì grasso e vede i quartieri cittadini in lotta fra di loro. È la corsa delle bighe. I pesanti mezzi, cocchi a due ruote usati nell’antichità per la guerra e per le corse, trainati da squadre di quattro atleti in corsa lungo la via principale per ognuna delle numerose “insulae” di Pont-Saint-Martin, gareggiano in velocità, bellezza e aderenza al modello romano originale. Ogni biga con il suo equipaggio è affiancata da un folto e colorato gruppo di sostenitori in costume romano, a piedi e a cavallo, recanti insegne e scritte in latino. Le vie e le piazze sono ornate con bandiere e stendardi dei colori delle “insulae”.

Il martedì grasso è dedicato alla sfilata dei carri allegorici. Fin dagli esordi la parata dei carri di genere celebrativo e satirico costituì un evento centrale nel Carnevale di Pont-Saint-Martin. Lo spirito di competizione e il desiderio di suscitare l’entusiasmo del pubblico sono i sentimenti che da sempre spingono gli ideatori, gli artefici e gli interpreti a dare vita ad una spettacolare e coloratissima esibizione che ha come palcoscenico la strada.

Le origini del Carnevale si perdono nella notte dei tempi, i suoi riti sono le rappresentazioni della rinascita e della purificazione e ripropongono le primitive celebrazioni per il ritorno della primavera. Il Diavolo del Carnevale di Pont-Saint-Martin appeso sotto forma di fantoccio sotto l’arcata del ponte romano, ha il manto nero come l’inverno che sta per finire e l’abito rosso come il fuoco purificatore che lo ridurrà in cenere. La notte del martedì grasso con il rogo del Diavolo si compie l’ultimo atto della rappresentazione carnevalesca: al termine del passaggio del corteo storico nel borgo e sul ponte, al suono dell’inno di Carnevale, viene appiccato il fuoco al Diavolo sospeso nel vuoto. Il fantoccio non è ancora completamente consumato dalle fiamme quando, sotto gli occhi di una immensa folla assiepata lungo le rive del Lys ha inizio un grandioso, suggestivo spettacolo pirotecnico: il ponte sembra incendiarsi, dalle spallette scaturiscono cascate di luci, i brandelli infuocati del Diavolo cadono volteggiando nelle acque del Lys mentre nel cielo esplodono i fuochi in mille colori.

Con il rogo del Diavolo si conclude il Carnevale di Pont-Saint-Martin.

Prof.ssa Luciana Pramotton                                      

Autrice di ricerche e pubblicazioni sul Carnevale di Pont-Saint-Martin                          

Marco Sucquet

Sindaco di Pont-Saint-Martin

 

red spe.

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