Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta informa che miti correnti atlantiche condizioneranno il tempo sulla Valle d'Aosta fino a lunedì, portando schiarite e passaggi perturbati, con sensibile rialzo termico tra domenica e lunedì, venti forti e nevicate sui confini a quote medio-alte. Martedì si avrà l'ingresso di una fredda perturbazione da nord, con neve sui confini e calo delle temperature.
SABATO 1 FEBBRAIO
Fiocchi di neve sui confini esteri occidentali fino a metà mattina e nuvolosità medio-bassa su tutti i rilievi di confine estero fino al pomeriggio; poche nuvole altrove in dissolvimento fino a cielo sereno nel pomeriggio.
Temperature: in rialzo, più graduale nelle minime nelle valli non a foehn.
Pressione: in lieve calo.
Venti: 3000 m da moderati a deboli da NW, in rotazione da SW nel pomeriggio; foehn in attenuazione nelle valli, deboli brezze pomeridiane nelle valli centrali e di SE.
DOMENICA 2 FEBBRAIO
Sereno al mattino con possibili strati o foschie nelle valli SE, poi sempre più nuvoloso con deboli precipitazioni sui confini dal pomeriggio - neve oltre circa 1700 m -, poco nuvoloso sul SE.
Temperature: in calo.
Pressione: stabile.
Venti: 3000 m deboli da SW in rotazione da NW e rinforzo; foehn in sviluppo nelle valli.
Problemi valanghivi: neve ventata e neve fresca.
Problemi valanghivi: neve ventata e neve bagnata.
Distacco provocato: prevalentemente alle esposizioni orientali, oltre i 2200-2400 m, vi è un'instabilità superficiale del pacchetto di neve recente ventata che mal lega con le croste lisce, da fusione rigelo o da vento, e con gli strati di cristalli sfaccettati sottostanti.
Il problema c'è su tutto il territorio, ma è più sentito nelle zone nord e ovest della regione che si differenziano per maggiori quantitativi di neve fresca e quindi per maggiore dimensione degli accumuli e magnitudo degli eventuali lastroni che si possono staccare.
Uno sciatore/escursionista può facilmente provocare il distacco di lastroni di superficie soffici o leggermente coesi, di medie e grandi dimensioni, dai pendii ripidi.
Distacco spontaneo: grazie al rialzo termico diurno, possibili scaricamenti e medie valanghe di neve umida a debole coesione e a lastroni, dai pendii molto ripidi, soprattutto in corrispondenza delle barre rocciose ed alle esposizioni soleggiate, oltre 2000 m. Formazione di bocche di balena e valanghe da scivolamento in probabile ripresa.
Nei settori nord-occidentali della regione, dai versanti orientali sovraccaricati dal vento, in singoli isolati casi, può staccarsi una valanga a lastroni di grandi/molto grandi dimensioni che, percorrendo i canali abituali, può raggiungere il fondovalle.
Condizioni generali
Neve fresca e manto nevoso
Quantitativi di neve fresca a 2300-2500 m:
- 40-60 cm in Val di Rhêmes, Valgrisenche, La Thuile, zone Monte Bianco, Valle del Gran San Bernardo, Valpelline, Valtournenche, alte valli di Ayas e Lys;
- 20-40 cm altrove e comunque a diminuire andando verso SE.
Gli accumuli maggiori di neve ventata sono stati misurati a Valgrisenche, Gran San Bernardo e Cervinia con 70-80 cm.
Il limite neve è a 1300-1500 m. Il legame con le superfici sottostanti non è così buono: vi sono infatti croste lisce, da fusione rigelo o da vento, e strati a debole coesione di cristalli sfaccettati che costituiscono una base sfavorevole.
Valanghe osservate (ultime 24h)
Scaricamenti e valanghe di neve umida a debole coesione di piccole/medie dimensioni dai pendii molto ripidi/estremi soleggiati; segnalati anche diversi lastroni soffici su pendii ripidi e molto ripidi, di piccole, medie e grandi dimensioni, sia spontanei sia provocati, con debole e forte sovraccarico. Lo spessore dei lastroni segnalati va dai 40 ai 70 cm, e sono localizzati prevalentemente alle esposizioni orientali, oltre i 2200 m. Segnalati anche numerosi rumori di assestamento (whooms) e fessurazioni del manto nevoso al passaggio del singolo sciatore durante la progressione con le pelli.
Sciabilità: buona/ottima per via della recente nevicata
L'attività eolica dai quadranti occidentali durante la nevicata ha reso irregolare la superficie del manto nevoso, formando accumuli e zone erose fino alla neve vecchia anche in pieno pendio. La sciata risulta in generale bella, soprattutto dove la neve fresca, asciugatasi durante la notte, non è ventata, ma non è male anche dove rimaneggiata dal vento. La neve fresca nasconde solo parzialmente i sassi affioranti in prossimità di creste e colli che, localmente, sono stati nuovamente spazzati ed erosi dai venti.






