L'INTERVENTO DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VALLE SULLA VICENDE GIUDIZIARIE CHE HANNO COINVOLTO ALCUNI CONSIGLIERI REGIONALI
"Prendo la parola in questo delicatissimo momento per la Valle d'Aosta e per la comunità valdostana, innanzitutto nella mia qualità di Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, poiché assumere una posizione chiara e netta, in questo momento me lo impone il profondo rispetto che nutro sia per la massima Assemblea istituzionale valdostana, sia per il ruolo che rivesto al suo interno. A fronte degli sviluppi emersi nei giorni scorsi in relazione all'inchiesta 'Egomnia' coordinata dalla DDA di Torino, la mia carica istituzionale mi impone di prendere atto della buia pagina di cui è suo malgrado protagonista la Valle d'Aosta.
In questo particolare momento, credo che non ci debba essere alcuna suddivisione tra 'vincitori' e 'vinti', nemmeno a livello meramente partitico e di movimenti, perché in questo momento è l'intera Valle d'Aosta a uscirne particolarmente provata.
Da un punto di vista istituzionale, mi corre l'obbligo, oggi, rivolgere un invito al richiamo del senso di responsabilità che ogni eletto ha il dovere di onorare, al di là della propria appartenenza politica, poiché credo che tutti convengano sul fatto che, dell'attuale attività politico-amministrativa, l'unico punto urgente e indifferibile per i cittadini, per le imprese e per gli enti locali valdostani sia ora la discussione e l'approvazione del Bilancio.
Passaggio, quest'ultimo, che, vista anche la carica che ricopro all'interno di quest'aula, mi sento di invitare a compiere in maniera condivisa, per senso di responsabilità e nell'esclusivo interesse della comunità valdostana. Per questa ragione chiedo che l'atto possa tornare immediatamente all'attenzione della Commissione consiliare competente, al fine di raggiungere un'intesa sul suo contenuto che sia il più condivisa possibile.
Come avrete potuto vedere, però, ho deciso di prendere la parola direttamente dal banco dei consiglieri perché, come sempre, in quest'aula porto anche la posizione del gruppo di persone che rappresento, quello del Front Valdôtain, che in questo momento rappresento proprio all'interno del Consiglio regionale.
Dopo diversi incontri avvenuti a seguito degli sviluppi emersi nei giorni scorsi in riferimento all'inchiesta, per quanto ci riguarda sono venuti meno i presupposti per continuare a sostenere questa maggioranza, alla quale l'unica alternativa veramente credibile e sostenibile, a questo punto, è il ritorno alle urne. Questo per evitare che ci siano ombre sulle libere elezioni nella nostra regione.
Beninteso, ci tengo a sottolineare come le indagini su un presunto scambio elettorale politico-mafioso in Valle d'Aosta siano ancora in una fase embrionale, nell'ambito della quale i colleghi a vario titolo coinvolti è assolutamente giusto che possano fruire del sacrosanto diritto di poter giustificare nelle sedi deputate le condotte che vengono contestate loro dagli inquirenti, a maggior ragione dopo il loro responsabile passo indietro.
Stiamo parlando di avvisi di garanzia, quindi nemmeno di avvisi di conclusione indagini e tantomeno di richieste di rinvio a giudizio, per cui il procedimento penale non è nemmeno incardinato. Per questa ragione, ringrazio per il senso di responsabilità dimostrato i colleghi che hanno rimesso il proprio mandato per poter essere sereni e per potersi difendere nelle sedi opportune, che ricordo a tutti non essere quest'aula, dove spero che i toni rispettino le persone e le loro storie personali.
Il dato politico da trarre, però, è sicuramente quello che non si deve e che non si può fare finta che nulla sia accaduto, per le conseguenze politico-istituzionali che questa vicenda inevitabilmente implicherà.
Fermo restando che i suoi risvolti giudiziari non spetta a noi valutarli, essendoci altri organi preposti che stanno lavorando in merito e verso i quali nutro profonda fiducia e soprattutto rispetto.





