Sono stati i tecnici di Arpa Piemonte a effettuare i prelievi d'acqua nello stabilimento della Cogne acciai speciali su ordine della procura di Aosta, che indaga per inquinamento ambientale. Gli inquirenti mirano infatti anche a comprendere se i monitoraggi svolti negli anni da Arpa Valle d'Aosta siano stati svolti in modo corretto ed esaustivo.
Oggetto degli accertamenti sono anche le ripercussioni degli scarichi dello stabilimento sul torrente Buthier e sulla falda acquifera.
I cinque dirigenti indagati avevano ricevuto l'avviso di garanzia nelle scorse settimane, quando era stato notificato loro l'avviso di proroga del termine delle indagini (necessario dopo sei mesi dall'apertura del fascicolo).
Nei mesi scorsi inoltre il pm Eugenia Menichetti ha chiesto al giudice l'emissione di un decreto penale di condanna nell'ambito di un procedimento penale sulle emissioni in atmosfera dell'acciaieria. La Regione aveva concesso nel 2008 dieci anni allo stabilimento per adeguare i propri sistemi volti a limitare l'inquinamento dell'aria. Scaduti i termini, nel 2018, l'Arpa Valle d'Aosta e l'ufficio di vigilanza ambientale del Corpo forestale della Valle d'Aosta hanno effettuato i controlli: è emerso un superamento dei limiti, seppur non di grande entità. La procura ha aperto quindi un fascicolo e, scaduto il termine di un ulteriore anno concesso per svolgere gli interventi necessari, è scattata la richiesta di decreto penale di condanna.(ANSA).