Le due vittime della valanga staccatasi da Punta Helbronner questa mattina a valle della stazione della funivia SkyWay sul Monte Bianco sono Edoardo Camardella, 28 anni, maestro di sci di La Thuile e Luca Martini, 32 anni, di Finale Ligure ma residente a Chamonix, grande appassionato di freerider.
Camardella gestiva con altri soci la palestra di arrampicata UpAndDownBullder di La Thuile. Il 29 aprile scorso con Alessandro Letey e Yari Pellissier aveva disceso la parete nord del Monte Emilius con gli sci. Luca Martini, invece, durante l’estate lavorava in uno stabilimento balneare ligure mentre d’inverno frequentava abitualmente le montagne della Valle d’Aosta e in particolare la zona del Monte Bianco.
Questa mattina le due vittime erano con tre amici, rimasti illesi; stavano praticando il fuoripista a pochi decine di metri dalla stazione di arrivo della funivia SkyWay tra il canale Tassotti e il colle del Gigante, e volevano raggiungere la stazione intermedia del Pavillon a 2000 metri scendendo il ripido pendio che corre sotto i tralicci dell’impianto.
In un primo momento si era creduto che le vittime fossero più di due perchè era stato ritrovato un casco, che invece era di un amico di Camardella riuscito a mettersi in salvo dalla valanga. Secondo la ricostruzione svolta dalle guide del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Entrèves, la tragedia probabilmente è dovuta al distacco di un blocco di neve ventata accumulatasi durante gli ultimi 20 giorni.
Il distacco ha provocato una slavina con un fronte di circa 80 metri. Il tutto si è verificato a 3000 metri di quota e la slavina è precipitata con un salto di trecento metri. I due giovani sciatori sono stati travolti dalla neve e i loro corpi sono stati ritrovati contro le rocce, dove li ha schiacciati la massa nevosa.