ECONOMIA - 28 novembre 2019, 21:55

Bertschy, Cogne Acciai Speciali e Confindustria rilanciano la formazione al lavoro

Giovedì 28 novembre 2019, l’Assessore agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti Luigi Bertschy ha siglato due protocolli d’intesa con Cogne Acciai Speciali S.p.A. e Confindustria Valle d’Aosta, che sanciscono il coinvolgimento attivo delle imprese del territorio regionale nella realizzazione di un intervento formativo destinato a preparare giovani in stato di disoccupazione ad un impiego nel settore industriale locale.

Bertschy, Cogne Acciai Speciali e Confindustria rilanciano la formazione al lavoro

Formare i manutentori dell’industria 4.0 è l’obiettivo del progetto Il manutentore dell’industria 4.0 che permetterà di sviluppare nella nostra Regione le competenze indispensabili per cogliere le opportunità lavorative offerte dall’industria moderna, ormai nel pieno della sua “quarta rivoluzione”.

Il percorso, Il manutentore dell’industria 4.0, che sarà realizzato da CNOS-FAP Regione Valle d’Aosta – Don Bosco, avrà una durata biennale (2.000 ore complessive) e consentirà ai partecipanti di acquisire alternativamente la qualifica di tecnico delle manutenzioni meccaniche o di tecnico delle manutenzioni elettriche,  finalizzato a possibili assunzioni da parte di Cogne Acciai Speciali S.p.A. e/ o da aziende iscritte a Confindustria Valle d'Aosta, proprio in forza dei protocolli siglati.

La formazione, che prevede momenti in aula, in laboratorio e in stage,  sarà avviata a settembre 2020 e sarà destinata a 14 giovani in stato di disoccupazione, che avranno superato la selezione, in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore in discipline tecniche (meccanica, elettrica e elettronica) oppure una qualifica di III livello EQF coerente  con i profili in esito al percorso,  oppure di 5 anni di documentata esperienza nel settore della manutenzione industriale.

Gli iscritti potranno ottenere un’indennità di frequenza pari a 75 euro ogni 20 ore di formazione.

L’intervento, del valore di circa 500 mila euro a valere sul Fondo Sociale Europeo, è stato approvato nell’ambito dell’Avviso 19AE,  a seguito di una fase di concertazione con le aziende del settore industriale del territorio, per dare risposta all'esigenza di formare sul territorio valdostano alcune figure specialistiche difficilmente reperibili tra le persone attualmente in cerca di occupazione e necessarie alle nuove sfide che il mercato pone alle imprese.

La figura del manutentore industriale rappresenta un anello strategico per l’innovazione e l’efficientamento dei processi produttivi propri dell’industria 4.0. "Questo progetto di formazione - afferma l’Assessore Luigi Bertschy - nasce dalla nuova impostazione che abbiamo voluto dare alle iniziative di politica attiva del lavoro che parte dalla rilevazione di bisogni specifici e concreti delle imprese valdostane a cui rispondiamo proponendo azioni formative che possano portare alla formazione delle figure professionali di cui necessita il territorio".

Questo modus operandi  come precisa Bertschy "permette di rendere immediatamente collocabili coloro che frequentano percorsi che nascono in questa logica, concentrando le risorse del FSE su iniziative che ci portano all’effettiva occupabilità delle persone".

Giancarlo Giachino, presidente di Confindustria VdA, nel manifestare soddisdazione per la firma del protocollo "indispensabile far comprendere ad imprenditori e lavoratori quanto siano reali e imminenti le opportunità di una conversione in chiave 4.0 ed il ruolo centrale conseguente della formazione. Questa iniziativa rappresenta un passo importante nel cammino che devono compiere le nostre realtà imprenditoriali per entrare definitivamente nell’era dell’industria 4.0. Sono in ultimo orgoglioso di poter annunciare che una nostra associata, la Nuova Carpenteria Aosta S.r.l., ha già aderito al protocollo manifestando da subito un interesse al progetto".

Per la Cogne Acciai Speciali, come ha spiegato Pier Maria Minuzzo, responsabile delle Risorse umane e Relazioni esterne la  firma del Protocollo rappresenta "un punto di svolta strategico e fondamentale per il futuro della CAS. Riteniamo infatti che la formazione sia imprescindibile per la crescita e il miglioramento continuo".

L'idea di riprendere in un’ottica moderna la virtuosa esperienza della ‘scuola di fabbrica’, ha rimarcato Minuzzo, "costituisce la prima tappa sperimentale di un percorso che speriamo possa divenire strutturale all’interno del nostro stabilimento che possiamo considerare l’università della Manutenzione".

Pier Maria Minuzzo ha poi annunciatoche "per testimoniare quanto creda nell’iniziativa, la CAS interverrà nel percorso di studi mettendo a disposizioni locali, banchi tecnici, laboratori, docenti e 13 borse di studio da 7 mila 500 euro".

red. eco.

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